Main Sponsor Saquella: ''Il Pescara in mano ai pescaresi''

Le parole del presidente Sebastiani e della famiglia Saquella, nuovo main sponsor del Delfino.

da Nicola Di Giovanni
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Main Sponsor Saquella: ''Il Pescara in mano ai pescaresi'', foto 1

Presentato il nuovo Main Sponsor che, già dalla prossima partita contro l'Udinese allo stadio Friuli di Udine, comparirà sulle maglie del Pescara. Si tratta di Saquella, nota azienda pescarese del caffè, già in passato legata ai biancazzurri dell'era Scibilia, in particolare nell'anno della promozione in Serie B targata Ivo Iaconi. Contratto di un anno, con la possibilità di allungare il rapporto anche per le prossime stagioni. «È uno sponsor che è sempre stato vicino al Pescara e che ora ha deciso di esserlo ancora di più», ha detto il presidente del Pescara Sebastiani presentando il nuovo sponsor rappresentato da Enrico Saquella e le sorelle Bianca e Ilaria Saquella. «Sono onorato - continua Sebastiani - perché la Saquella è un'eccellenza di questa regione, e il Pescara piano piano lo sta diventando. Mi auguro che questo binomio possa portare da subito fortuna al Pescara, magari già dalla prossima trasferta. Ci tengo a dire che sono orgoglioso di avere due aziende abruzzesi sulle mie maglie (l'altra è O.M.A., ndr) perché vuol dire che in questo momento il Pescara è davvero dei pescaresi». 
La parola passa anche a Bianca Saquella: «Ringrazio il Pescara e il presidente Sebastiani per averci dato l'opportunità di rientrare come sponsor di maglia. Col nostro ingresso questa squadra è una società davvero in mano ai pescaresi: presidente di Pescara, allenatore di Pescara, direttore sportivo di Pescara e ora anche sponsor di Pescara. Penso che questo non avvenga in nessun altra città». Qualche dichiarazione anche di Enrico Saquella: «Siamo sempre stati vicino alla squadra sia come pescaresi che come abruzzesi, perché il Pescara Calcio non rappresenta solo questa città ma l'Abruzzo intero. È un'eccellenza. Viviamo in una regione piccola che per numero di abitanti è come un quartiere di Roma, dovremmo essere tutti vicini a questa squadra, anche altri miei colleghi impreditori dovrebbero lasciando perdere certi campanilismi. Questa squadra è seguita anche fuori dall'Italia, e io lo so visto che la nostra azienda è presente anche all'estero: qualche settimana fa ero a Panama per lavoro, ho incontrato un abruzzese che mi ha raccontato di come si svegli appositamente per vedere le partite del Pescara. Questa è una squadra che merita e noi volevamo rafforzare la sua pescaresità. È giusto dare al territorio ciò che il territorio ci dà».

ALCUNE FOTO DELLA PRESENTAZIONE AL PORTO TURISTICO

Commenti
16

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da GIPSY

CONCORDO CHE LE MAGLIETTE I COLORI ECC TUTTO AZZECCATISSIMO (RICORDO CON ORRORE GLI ANNI CHE LE STRISCE INVECE CHE AZZURRE ERANO CELESTINE) TRANNE LA TERZA GIALLO CANARINO SIMIL FROSINONE, CHE NON SI GUARDA NEMMENO DAL VIVO, RIVOGLIO IL ROSSO

da amicodelbannato

"le mie maglie".....ops Sebastiani, lapsus freudiano noo

da SS16

Ma perché costano così tanto le magliette? :-( Io quest'anno me le comprerei tutte! Quella coi colori del Vicenza fa paura! Per non parlare di quella celebrativa dell'80° anno... quella costa veramente uno sproposito però! Realisticamente, non so se comprare quella biancazzurra o quella blu. Sponsor azzeccatissimi, quest'anno facciamo bella figura anche per lo stile.

da JAKO

Alla faccia delle milanesi "MADE IN CHINA"...se "resiste" questo "MADE IN CASA PROPRIA" è qualcosa di veramente positivo!!...SEBASTIA' nn mi fai "impazzire" ma sembra ke tu stia lavorando bene x quelle ke sono le Tue possibilità e le Nostre (come città).

da frittura

Musico: Mandragora credo che rinizi ora a corricchiare. C'è la possibilità che a gennaio possa tornare in prestito. Certo a gennaio le gerarchie di centrocampo saranno consoli date, però un rincalzo come Mandragora per il rush finale non sarebbe male

da sempre.con.te1936

eddie a te proprio non si può nascondere niente!!! sei troppo intelligente..

da eddietifailpescara

adesso ci vuole qualcosa di piu' concreto...le vittorie sul campo!

da Musico

Ma Mandragora, che fine ha fatto....

da gips

Io ci metto le monete! Pure io vinsi una confezione....

da mauroioratti

esiliato_Pc io vinsi una confezione di caffe' dentro una latta con i colori biancazzurri e delfino che custodisco gelosamente..... hiss hiss

da delf

rapid in vantaggioooooooooooooo e vaiiiiiii carnevå prepara la cazzuola horny horny horny

da GermanodaCuneo

AH!...M’ARCORD IN TRE PARTI: GermanodaCuneo RICORDA E COMMEMORA ERIBERTO (+ 20/10/2008), PESCARESE DOC, NELL’ANNIVERSARIO DELL’OTTAVO ANNO DELLA SUA TRAGICA MORTE E DI UNA PESCARA CHE NON C’E’ PIU’. (Prima parte) Poiché Galeone ha tracciato un bel ricordo di Eriberto, desidero fare anch'io un Ah!…m’arcord su questo eclettico personaggio pescarese, non da quando era diventato famoso, ma dall’inizio degli anni ’50, per far conoscere ai più giovani le sue tante stravaganze e qualche curioso aneddoto. In quel periodo, avevo dieci anni e frequentavo la parrocchia di Sant’Antonio, perché in quella zona ci abitava mia nonna e un mio caro cugino con cui andavo a giocare. Andavo la domenica in chiesa non perché fossi un convinto cattolico, ma perché alla fine della funzione il parroco della chiesa, Padre Antonio, dava ai ragazzi un buono-biglietto regolarmente timbrato per assistere alla pellicola del pomeriggio: un film western o un film comico. Abitualmente frequentando quei posti, ogni tanto, incontravo “Eriberto”, (in seguito lo scriverò senza virgolette) che abitava in viale Sabucchi, nei pressi della Chiesa di Sant’Antonio, e aveva allora anche un cognome che era, Mastromattei, che poi è andato man mano scomparendo, perché in seguito, era talmente conosciuto che bastava dire solo Eriberto per sapere di chi si stesse parlando. D’estate era comunemente in spiaggia a rosolarsi al sole e allora per crearsi un lavoro, pensò bene di utilizzare il suo tempo libero all’utile e al dilettevole installando due casotti di legno che sono stati il suo primo stabilimento balneare. Dopo qualche tempo lo stabilimento balneare lo fece, lavorando in prima persona insieme a dei muratori, con mattoni di calcestruzzo prefabbricato e lo chiamò “Albatros”. Su questo nome ci tornerò in seguito. Eriberto, era noto alla maggior parte della gente, come una persona coraggiosa e spregiudicata perché faceva delle cose che nessun altro pescarese avrebbe osato fare. Negli anni ’50 a Roma, c’era un signore italo - belga che soleva salutare il nuovo anno tuffandosi nel Tevere, dal ponte Cavour, il primo giorno dell’anno alle ore 12 in punto ed era conosciuto come “Mister O.K.”, perché prima e dopo ogni tuffo faceva con la mano il segno di “O.K.” per rassicurare la folla. Poteva Eriberto farsi scappare questa ghiotta occasione? Sicuramente no. Abitualmente Eriberto ogni primo giorno dell’anno si tuffava nel fiume Pescara dal ponte del Comune dal parapetto lato mare, (il nuovo ponte D’Annunzio era ancora da costruire, e per la sua costruzione si è utilizzato una parte del campo "Rampigna"), ripetendo il segno di “O.K.” prima e dopo la sua esibizione e per questo è stato chiamato il “Mister O.K. pescarese”. Oramai il suo exploit era tradizionalmente atteso ogni anno da una grande folla di pescaresi ma Eriberto non poteva fermarsi al solito normale tuffo. Dichiarò ai giornali che aveva escogitato, per aumentare la difficoltà, un nuovo tuffo: si sarebbe tuffato dal parapetto del ponte in sella a una motocicletta. I pescaresi erano increduli e pensavano, come Eriberto spesso faceva, che fosse tutto uno scherzo. La mattina di quel primo giorno dell’anno, non ricordo precisamente quale (1955 ?), i pescaresi che affollavano il ponte erano molti di più degli anni precedenti: per questo fatto i vigili urbani furono costretti a chiudere, per bloccare il traffico, provvisoriamente le due testate del ponte. Verso le tredici si vide spuntare Eriberto in sella a una motocicletta di media cilindrata. Dopo fatto i preparativi, sistemazione di uno scivolo di legno dal piano stradale fino al livello del parapetto, legare e bloccare la motocicletta con una lunga corda per non farla andare a fondo nel fiume, Eriberto, indossante solo il costume da bagno, mise in moto il suo amico di avventura. Fece un paio di accelerazioni e partendo dal parapetto lato ferrovia, in un attimo, dopo aver superato lo scivolo, con un bel tuffo d’angelo si trovò nelle fredde acque del fiume. Dopo il segno dell’O. K. fu fatto salire su una barca di soccorso tra gli applausi della gente. La sua motocicletta fu ricuperata dai suoi amici e sistemata sulla banchina del fiume. In effetti, oltre mezzo secolo fa, il fiume Pescara non era ancora inquinato dagli scarichi abusivi e permetteva alle persone, anche se pericoloso, la balneazione a monte dell'ex vecchio ponte di ferro della ferrovia, attualmente c'è un ponte in calcestruzzo, detta la Pescarina. Negli anni successivi questo tipo di esibizione gli fu vietato dalle autorità di polizia urbana sia per la sua pericolosità e sia per la difficoltà di circolazione stradale, dovuta all’assembramento di tante persone che desideravano assistere al tuffo bene augurante. In questo modo con le sue gesta si stava già facendo conoscere in città e in tutta la regione. Questo episodio è stato il mio primo ricordo che ho avuto di Eriberto.

da Pescarese87

Speriamo di arrivare a 250 a Udine!!! Dobbiamo aiutare i nostri giocatori!!! Forza pescaraaaa

da 1936unicoamore

Tutti ad udine sono queste le trasferte in cui dobbiamo raggiungere grandi numeri no milano juve inter... curret a fa lu bijett che partite allell 6 alle 21 stet a la cas dai cazzooo!!!!! 200 persone gia è un buon numero comunque 250 belli compatti sarebbe il top

da DAsempre

Storico marchio del luogo che evoca in me, antichi ricordi di bellissimi anni e campionati che furono. Mi fa piacere che sia tornato, e poi sulle magliette ci stanno bene.

da esiliato_PC

Che bello. Ricordo gli anni in cui tra primo e secondo tempo estraevano alcuni numeri di biglietti di tutti i settori dell'adriatico, che vincevano un pacchetto di caffé Saquella appunto. Il marchio era sempre presente sui biglietti di fine anni 80 prima metà 90... Erano gli anni del Commendatore, che ricordo sempre con rispetto. Ed io ero giovane, capellone e forte... cry