Guido Di Fabio: ''Per il Pescara può essere l’anno giusto per la serie A''

Martinsicuro. Sicuramente un calciatore molto rappresentativo che ha lasciato il segno nel Pescara. Ha indossato per una stagione e mezza la casacca biancazzurra guadagnando anche una promozione in serie B nel 2003 con il successo nella bella finale dei play off contro il Martina.
Si tratta di Guido Di Fabio che ora allena in Eccellenza, nella sua città Natale, a Martinsicuro. Di Fabio ci ha gentilmente concesso un’intervista.

Guido Di Fabio, un passato con il Pescara, una stagione e mezza culminata con la promozione in serie B, che ricordo ha di questa esperienza?
Ricordi meravigliosi anche perché sono coincisi con il ritorno in serie B. In quegli anni Pescara avvertiva la voglia e la necessità di risalire, siamo stati bravi a vincere questo campionato, poi l’anno dopo purtroppo non c’è stata la riconferma, c’è stata anche la retrocessione. Mi dispiace per quello, però è un ricordo bellissimo che ho soprattutto con la gente.

Per lei altra esperienza in B con il Castel di Sangro, quella fu la prima volta in cui si sono viste due abruzzesi in B…
Io non ho contribuito alla promozione, ho giocato solo l’anno della B, ci siamo salvati, è stata una salvezza storica arrivata tra mille problemi: ci fu la morte di due compagni di squadra e ad un altro compagno è stata arrestata la moglie che è stata un mese in carcere. Ci sono stati tanti problemi e per un paese piccolo come quello che ha raggiunto quella storica salvezza è stato sicuramente un risultato di grande prestigio.

A proposito di personaggi di quel periodo che ora non ci sono più, negli ultimi anni è venuto a mancare anche Pietro Scibilia che è stato il suo presidente.
È stato il nostro presidente a Pescara, io l’ho avuto anche a Giulianova, sicuramente il calcio abruzzese ha perso un grande personaggio.

Comunque da calciatore ha collezionato ben 690 presenze tra i professionisti, senza contare le partite di Coppa Italia, gran bel traguardo
Sono contento di quello che ho fatto, auguro a qualcuno dei ragazzi che alleno di ripercorrere la stessa strada.

Ora allena a Martinsicuro, sua città natale, una squadra che in Eccellenza lotta per i play off…
Siamo in zona play off, ma il nostro prim obiettivo è salvarci, una volta che ci siamo salvati pensiamo ad altro. Se pensiamo troppo in grande poi rischiamo di prendere delle bastonate, quindi dobbiamo essere umili e pensare prima alla salvezza e poi al resto.

Prima le chiedevo del Pescara in cui ha giocato lei, invece questo Pescara targato Oddo, che l’anno scorso ha sfiorato la serie A, ora è terzo in classifica, secondo lei dove può arrivare?
È una squadra che sicuramente pratica un buon calcio, Oddo secondo me è un bravo allenatore, questo penso che possa essere l’anno giusto per salire in serie A. La società è organizzata bene, è una delle società più organizzate della categoria. Quando ci sono delle basi solide i giocatori avvertono questa forza ed è facile anche fare calcio in questa maniera.

Francesco Rapino

(foto dal web)