Kastrati i sogni di successo del Pescara

Non bastano due gol di vantaggio con Galano e Machin per aver la meglio di bel Venezia

da Redazione
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Kastrati i sogni di successo del Pescara, foto 1

PESCARA- Il Pescara fa harakiri nella coda di questa sfida ma, va detto, che il Venezia è una delle più belle squadre viste all'Adriatico. Certo il Pescara ha molto da recriminare , nonostante il doppio vantaggio si è fatto recuperare complice alcune incertezze difensive che ha pagato a caro prezzo. I lagunari, però, hanno meritato ampiamente questo risultato per quanto di buono hanno messo in mostra. aggressività, pressing e corsa e soluzioni di gioco davvero piacevoli. Una squadra quella di Dionisi ben organizzata che non si è data mai per vinta. Il Pescara? si è visto ha tratti puntando sulla maggiore qualità tecnica. Ha fatto il suo per lunghi tratti cercando, al solito, di addiormentare il gioco e poi di colpire di rimessa. E' andata bene per un po' ma, poi, la maggiore determinazione del Venezia ha avuto la meglio. Serve come il pane a Zauri, non solo per la prossima insidiosissima trasferta di sabato prossimo a Frosinone, recuperare qualche elemento di spessore, a cominciare da Fiorillo per finire a Palmiero. Non c'è più tempo per aspettare. LE SCELTE- Alla fine il baby Borrelli vince il ballottaggio con Maniero, l'ex cosentino fermato da un lutto in famiglia: la morte della nonna, e Zauri vara così la sua 15ma formazione di questa stagione di B dando continuità ai suoi, ormai, fedelissimi. Kastrati in porta, Zappa, preferito a Ciofani, Bettella, Scognamiglio e Masciangelo in difesa, Busellato, Kastanos e Memushaj in mezzo, Galano, Machin e Borrelli davanti. Sulla sponda veneziana il tecnico Alessio Dionisi conferma tutte le indiscrezioni della vigilia e disegna il suo 4-3-2-1 con Fiordaliso, Modolo, Casale e Ceccaroni, Suciu, Fiordilino e Maleh in mediana, Aramu suggeritore dietro il tandem offensivo composto da Capello e Di Mariano. I TEMPO- Parte meglio il Venezia, nei primi minuti il pressing alto organizzato da Dionisi mette spesso in difficoltà la retroguardia biancazzurra. Al 6' Di Mariano ben appostato in area, dopo una bella manovra, cerca di sorprendere Kastrati ma viene salvato dal rocambolesco intervento di Scognamiglio. A quel punto il Pescara trova le misure all'avversario e comincia a ruminare calcio costringendo i lagunari ad arretrare. L'epilogo cade all'11 quando una sontuosa giocata di Machin, su imbeccata di Memushaj, trova con precisione goniometrica Galano che facilmente mette in porta di testa. Il gol, poi lo dedica a Maniero che oggi piange la scomparsa della nonna, e mostra al pubblico la sua maglia numero 19. 1 a 0 e partita in ghiaccio fino alla mezz'ora. Gli ospiti reagiscono Capello che, alla fine di una bella azione manovrata calcia a giro sul palo lungo e solo il palo gli dici di no. Subito dopo Kastrati dice no, ancora a Capello da ottima posizione e sugli sviluppi l'arbitro addirittura atterra, involontariamente, l'accorrente Aramu. Il Pescara esce un po' di scena e si affida ad un poderoso coast to coast di Bettella, prontamente rintuzzato in angolo da Modolo ma che fa spellare le mani ai pochi presenti all'Adriatico. Il Venezia ci crede e fino allo scadere confeziona una serie di opportunità che non riesce mai a concretizzare. Clamorosa quella di Di Mariano a 2 dal termine che, solo davanti a Kastrati preferisce lo scavetto al colpo secco e la palla, così, termina sulla rete esterna dietro la traversa. II TEMPO Il Pescara la partita cerca di chiuderla in un sospirp. Per questo ci pensa Machin che, dopo 3 minuti dalla ripresa, si apella a tutto il suo talento, che è davvero tanto, e con un colpo a sorpresa calcia sul palo lungo e fa secco il malcapitato Lazzerini. Nonostante il doppio svantaggio il Venezia è vivo, Dionisi prova ridisegnare il suo schieramento mettendosi stabilmente con 3 attaccanti dopo l'uscita di Maleh per far spazio a Zigoni. La risposta di Zauri è nella scelta di far riposare un po' Borrelli per Brunori intorno al 65'. L'idea del tecnico pescarese è quella di addormentare la gara per cercare qualche stilettata in contropiede. La stilettata, invece, la piazza il Venezia, complice un infortunio davvero clamoroso di Kastrati. E' il 70' Fiordaliso calcia dalla trequarti la palla sembra andar fuori, Aramu ci mette il piedine e la fa passare tra i piedi di un attonito Kastrati che forse tocca pure la palla, non serve nemmeno l'intervento di Zigone a ribadire in rete perché la palla aveva già varcato la linea bianca. La partita, a questo punto, gira e i due allenatori cercano di portarla a casa. Così Zauri inserisce Crecco per Busellato mentre Dionisi butta nella mischia il lungo attaccante Bocalon in luogo di Di Mariano. A quel punto il tecnico dei biancazzurri opta per alzare il Mose e si affida a Ciofani al posto dello strepitoso Machin passando al 5-3-2. Ma a crederci di più è il Venezia tanto che il tecnico dei lagunari, dopo aver assistito ad un contropiede sciupato malaccortamente da Brunori, decide di giocarsI il tutto per tutto: 3 punte e una mezza punta e vai all'attacco. Richiama a sè Suciu e spinge in campo Montalto. Appena il tempo di ammirare il coraggio dei veneziani che gli ospiti completano la rimonta. Ci pensa Aramu, autore di una prestazione maiuscola, ad un minuto dal termine, si presenta davanti a Kastrati e lo punisce duramente. Il Pescara si scioglie e nemmeno i 5 minuti di recupero gli bastano, per quanto Lazzerini all'ultimo istante nega la gioia del successo ai padroni di casa. Un pari deludente su cui alcuni elementi del Pescara hanno molto da farsi perdonare.
TABELLINO


Pescara-Venezia 2-2 (primo tempo 1-0)
 
Marcatori: 11’ Galano (P); 48’ Machin (P); 70’+89’ Aramu (V); 
 
Pescara (4-3-2-1): Kastrati, Zappa, Bettella, Scognamiglio, Masciangelo, Busellato (71’ Crecco), Kastanos, Memushaj, Galano, Machin (79’ Ciofani), Borrelli (65’ Brunori). All. Zauri
 
Venezia (4-3-1-2): Lezzerini, Fiordaliso, Modolo, Casale, Ceccaroni, Suciu (88’ Montalto), Fiordilino, Maleh (57’ Zigoni), Capello, Aramu, Di Mariano. All. Dionisi
 
Arbitro: Ivan Robilotta di Caserta
 
Ammoniti: 60’ Aramu (V); 86’ Galano (P); 

Commenti
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da Maximo

Certamente Kastrati ha delle responsabilità sul primo gol ma è anche vero che, se l'allenatore sa di questi limiti, avrebbe dovuto spostare il pericolo 30 metri avanti alzando il baricentro della squadra. Capisco il titolo ad effetto ma un po' ingeneroso. La nostra squadra sa correre in avanti ma non all'indietro. Se incontra squadre toniche è più evidente. Zauri ha fatto di necessità virtù.

da Hurricane81

Dionisi e' un signore. "Il Pescara onestamente non ha fatto tanto,nel non tanto ha fatto due gol,e questi son valori". Chi vuole capire capisca pss pss pss

da Pilingul

Anche io ho visto ha tratti un buon Pescara noo

da mauroioratti

Zauri penoso negli spogliatoi più presuntuoso del suo presidente.... Poi si lamenta dell adriatico vuoto... Sono eroi chi va ancora.

da miltonTita

Zauri... che partita hai visto? Io ho visto un Venezia che arrivava sempre prima sui palloni ,sui recuperi e con un gioco fluido... un palo due goal segnati e sempre in attacco..noi abbiamo solo individualità loro un collettivo

da Fafinho=

Zauri con prestazioni di Perugia e di oggi......per carità..... tornato inadeguato

da bolgiabiancazzurra

Forte Kastrati

da ROBERT

Pillon l'anticalcio, secondo qualche scienziato, le portava a casa queste partite, siamo inguardabili, evanescenti da far paura, in avanti se mettiamo un albero di natale forse va meglio ( la colpa non e' di borrelli che, lodevole come impegno ) e' acerbo per essere titolare in b) . Allora sto calcio champagne di Zauri vi sta piacendo?

da galeone4-3-3

Un 532 che diventava un 631, davvero sostituzioni e scelte ridicole. Togliere Busellato e Machin per 2 difensori e passare ad un INGUARDABILE 532/631 è davvero troppo. Zauri penoso oggi.

da InsertCoin

Kastrati + Zauri + brunoni loro si che fanno venire l'orticaria bresidente!

da perez

Zauri hai distrutto il centrocampo... Per fare entrare due difensori COMPLIMENTI