E' on line il Fotoservizio di Pescara-Taranto

Nella sezione Foto trovate le immagini curate dal nostro inviato a bordocampo Massimo Mucciante.

da Massimo
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da MillwallF.C.

PESCARA TARANTO ESULTANZA DEI GIOCATORI SOTTO LA CURVA NORD http://it.youtube.com/watch?v=
kCCwkeBxLmk

da gino72

ma ci steven li tarantin o no?

da MillwallF.C.

A Pescara da clandestini - il resoconto ------------------------------
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-------------------- di Redazione (17-2-2008) partenza e arrivo Si parte alla buonora. A Pescara da clandestini, come vuole l'Osservatorio. Come successe in quel di Lucca. Come succede un pò dovunque ormai da qualche tempo a questa parte. Non si passeggia a Pescara e la clandestinità non aiuta. Parcheggiamo un pò distanti ma non troppo e ci dirigiamo verso l'Adriatico, biglietto di tribuna (14 euro + 1 prevendita... meno di una curva da noi) alla mano, preso prima, giusto in tempo per evitare obiezioni e discriminazioni sulla "non residenza nella provincia di Pescara" (grazieosservatoriograzie). Arriviamo al settore. L'ingresso tribuna è adiacente alla curva di casa. Manca meno di 1 ora e mezza all'inizio e ci si aspettava che fosse aperto ma non lo era. fdo (2) davanti al cancello e locali che iniziano ad arrivare alla spicciolata dopo poco, mentre le fdo si perdono in domande da 1 milione di dollari sul se siamo di Taranto, quando avevamo preso il biglietto, come eravamo arrivati, quanti siete, eccetera. incontri ravvicinati Una macchina. Si ferma poco prima, guarda, fa due metri, riguarda. Parcheggia. Esce un tizio, si guarda intorno, si avvicina e ci chiede l'orario. Un attimo per pensarci, e rispondiamo. Tra scena muta e risposta con cadenza annessa c'è poca differenza, di fatto avrebbe avuto la stessa conseguenza. Rispondiamo. Lui fa "ah". Se ne va. Ie due fdo si guardano la scena. Il tizio senza orologio si allontana. Ci consultiamo, l'entrata è quella, le fdo iniziano a parlottare tra loro. Nel frattempo si sente movimento verso la curva locale, qualcuno corre, guarda verso di noi, si sente il rumore di qualche bottiglia rotta. Clandestini e sgamati, la più classica delle situazioni. Il tizio senza orologio torna con gli amici e sono una trentina. Lo scontro verbale dura poco, loro trenta, noi otto. Non sono benevoli, ma non indietreggiamo, li ignoriamo, non ci scomponiamo e camminiamo verso l'ingresso. Molto vicini gli uni agli altri, entreremo con loro a due metri da noi. Noi entriamo, loro no, si fermano sul cancello aperto e sguarnito di fdo. Qualche insulto, qualche pietra contro 8 avversari che non si scompongono per l'inferiorità numerica. Nessuno di loro azzarderà il passo decisivo e si limiteranno a lanciare qualche sasso e qualche bottiglia da lontano. I trenta senza orologio sono fuori, e in fondo alla grandissima area di prefiltraggio c'è l'ingresso di tribuna con qualche stewards e un paio di fdo che parlottano e ci guardano incuriositi, ma non ci chiedono l'ora. la partita Al prefiltraggio passano una decina di minuti, fuori, a parlottare con gli stewards su legge antiviolenza e osservatorio, sulle trasferte clandestine e sul rischio per l'ordine pubblico. Tutti concordano che "era meglio quando si stava peggio", fdo comprese. Entriamo con tornello aperto "a mano" da una stewards con tanto di pettorina gialla, ci sistemiamo in tribuna lato curva ospiti. Dopo pochi minuti arrivano alla spicciolata altri rossoblu clandestini, in tutto saremo poco meno di una quarantina. Cosa dire della partita, tutto sommato bella e combattuta. Ancora una volta il Taranto si piega fuori casa, ancora una volta con un gol evitabile. Il primo tempo non lesina emozioni, tiri importanti pochi ma molti capovolgimenti di fronte e corner a go go da una parte e dall'altra. Discutibili alcune scelte di Cari nell'11 iniziale, ma l'allenatore è lui, lui trascorre la settimana con i calciatori e lui decide chi mandare in campo. Il gol del Pescara spezza l'equilibrio e si va al riposo con gli abruzzesi galvanizzati dal vantaggio. Il secondo tempo mostra subito la voglia di pareggio che hanno i nostri, una punizione di Cutolo, il mancato colpo di testa di Plasmati e il gol ci fa esultare molto poco clandestinamente. La partita scorre via che è una meraviglia, la sensazione di poter strappare i 3 punti cresce in noi fino a quando Barasso si fa uccellare da Sansovini. Ancora un gol evitabile dicevamo, ancora punti gettati al vento. 15 minuti per riacciuffare partita e risultato, ma stavolta il miracolo di Pastore verrà impedito da un super Indiveri festeggiato come chi segna il gol della vittoria all'ultimo minuto. Siamo convinti che ognuno debba fare il suo, i tifosi i tifosi e l'allenatore l'allenatore, ma ci piacerebbe sapere perchè Faraon, Prosperi e Carrozza, giusto per citarne tre, debbano scaldare la panchina. Ai posteri l'ardua sentenza. riflessione post partita Forse il sangue freddo mostrato nel continuare la nostra camminata verso il cancello, nonostante le bottiglie e le pietre e il loro numero. Forse la consapevolezza di essere pur sempre in 30 contro 8. Forse l'azione organizzata in pochi minuti e la sorpresa nel trovarsi 8 tarantini, anonimi e senza scorta e che non hanno indietreggiato. Non sappiamo cosa abbiano pensato, fatto sta che sono rimasti a distanza di sicurezza, senza oltrepassare un cancello aperto per di più in casa loro. Hanno poco interesse (e stile) i cori della partita. Non abbiamo indietreggiato e lo sappiamo noi, loro trenta e chi si godeva "lo spettacolo" dall'altro lato del marciapiede. Fatte le dovute puntualizzazioni, questo gesto lascia un pò di amaro in bocca perchè giunto in un momento tanto particolare quanto delicato, in riferimento al panorama nazionale quanto al panorama tutto nostro locale. Le diffide e gli attacchi mediatici di questi ultimi mesi, dopo l'assassinio di Gabbo, sono piovuti con una regolarità e una pesantezza che trovano pochi precedenti, su tutto il mondo del tifo organizzato e sulla tifoseria rossoblu in particolare. Detto questo, e prescindendo volutamente dalla rivalità storica tra due tifoserie, una repressione cieca e discriminante può colpire qualsiasi tifoseria. Di fatto è quello che sta già succedendo. Inoltre non si riesce ad immaginare quali potranno essere il panorama e le situazioni che i tifosi organizzati, ultras e non, avranno di fronte a breve. Questo forse è un periodo di transizione, o forse no. Difficile dirlo. Serve una riflessione più approfondita, forse. O forse no. Ma quel che è certo è che tutto ciò che sta accadendo al tifo organizzato (mentre il circo prosegue, e guadagna, e comanda, alla faccia nostra) non è cosa normale. A Lucca questo lo hanno capito. A chiudere questa pagina, ci si consenta, ancora una volta: la legge "antiviolenza" fa acqua da tutte le parti. Grazieosservatoriograzie.

da cobradera

TERZO!!!!!!!

da RODEO

SECONDO......!!!!!!

da bossPE

PRIMO!! horny