Parte la rubrica : "L'EDITORIALE DEL TIFOSO"

Su Forzapescara.com il tifoso è sempre più protagonista.

da Redazione
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Parte la rubrica : "L'EDITORIALE DEL TIFOSO", foto 1

Parte dalla settimana prossima la nuova rubrica “L’editoriale del tifoso”.
Finalmente ed in pieno spirito con la nuova gestione del sito, gli utenti diventano sempre più protagonisti, essendo l’unica fonte del successo di questo portale, potendoci inviare dei loro articoli su qualsiasi argomento inerente al Pescara e dintorni.
Lo spirito della nuova redazione non è quello del protagonismo o delle vetrine, ma è tutto concentrato sul coinvolgimento dei tifosi, che possono esprimere ancor di più il proprio pensiero non vincolandolo al solo classico post, insomma una redazione aperta a tutti quelli che vogliono partecipare, speriamo così da rendere un servizio ancor più di qualità.
Invia il tuo articolo alla mail forzapescara.com@gmail.com, indicando nome e cognome, nick (se si è registrati) e citando espressamente se si desidera firmare l’articolo.
I migliori articoli verranno pubblicati in una news apposita.

I dati trattati veranno utilizzati dalla redazione al solo fine sopraccitato (legge n. 675/96).


Forzapescara.com@gmail.com


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da elioelst

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da *SSNV*

BELLISSIMO ARTICOLO SU TESSERA DEL TIFOSO DAL FATTO QUOTIDIANO DI OGGI VI INVITO A LEGGERLO. C'E' IL SUCCO DEL NOSTRO PENSIERO. CIAO E BUON FINE SETTIMANA A TUTTI. Stadi, divieti demenziali di Massimo Fini Siamo stufi, arcistufi, di questo Stato di polizia. Che non è quello delle intercettazioni telefoniche, come pretende Berlusconi che ha la coscienza sporchissima, che sono perfettamente legittime quando autorizzate dalla Magistratura, ma quello dove le libertà più elementari sono osteggiate, conculcate, vietate, proibite, scomunicate, tranne quella economica anche quando passa sul massacro della popolazione (è “la libera intrapresa” a creare la disoccupazione, oh yes, ma questo ve lo spiegherò in un’altra occasione) e, ovviamente, quelle del Cavaliere che può corrompere testimoni in giudizio, pagare mazzette ai finanzieri, consumare colossali evasioni fiscali, avere decine di società “off shore”, precostituirsi “fondi neri” impunemente perché, attraverso i suoi scherani, si fa cucire leggi su misura che lo tengono fuori dai processi. Geografia delle sciocchezze NON BASTASSERO già le leggi nazionali, dove sono sempre più feroci i limiti imposti al consumo di alcol, al fumo, non solo a tutela dei soggetti passivi ma anche di quelli attivi, alla prostituzione (da strada naturalmente, quella delle escort e soprattutto dei loro importanti clienti è immune),ora,dopounaltrodemenzi
aledecretodelministroMaroni, ci si sono messi anche i sindaci, in particolare leghisti, ma non solo, a imporre i divieti più grotteschi e assurdi. A Verona è proibito sbocconcellare un panino in strada, consumare alcol fuori dai bar, bagnarsinellefontane,girareato
rso nudo (il Mullah Omar era più permissivo). A Vicenza ci sono multe salatissime (500 euro) “per camper e roulotte che trasformano la sosta in un bivacco”. A Novara sonovietatelepasseggiatenottur
ne nei parchi se si è più di due (duranteilfascismocivolevanoal
meno cinque persone per considerarle “radunata sediziosa”). A Eraclea (Sicilia) è proibito ai bambini costruire castelli di sabbia in riva al mare. A Firenze, a Venezia, a Trento e in altre città è vietato chiedere l’elemosina, cosa che non si era mai vista prima (nemmenonei“secolibui”delM
edioevo, anzi, tantomeno nel Medioevo in cui si riteneva che il mendico, come il matto, avesse, per dei suoi misteriosi canali, un rapporto privilegiato con Dio) in nessuna società del mondo, eccezion fatta per l’Unione Sovietica. Adesso, sempre per iniziativa del solerteMaroni,èarrivataanchel
a “tesseradeltifoso”.Èintol
lerabile che uno per andare a vedere una partita di calcio debba chiedere la patente alla società. Una schedatura mascherata, socialmente razzista perché imposta solo ai tifosi che vanno nel “settore ospiti”, cioè dietro le porte e nelle curve, mentrechipuòpagarsii“distin
ti” non subisce questa gogna. In realtà questa misura illiberale va nel segno di una tendenza in atto da molti anni: eliminare via via il calcio da stadio a favore di quello televisivoedegliaffaridiSky,Me
dia-set e compagnia cantante (con corollario di moviola, labiali, giocatori scoperti in flagranti e sacrosante bestemmie – robb de matt – e, da quest’anno, anche la profanazione del tempio sacro dello spogliatoio). Ma chi conosceanchesolounpocoil“fru
bal”, come lo chiamava Gioann Brera ai tempi belli in cui tutte queste stronzate non esistevano, sa che fra il calcio visto allo stadio e quello visto in casa, in pantofole, fra una telefonata e l’altra e magari sbaciucchiandosiconlafidanzata
(orrore degli orrori, il calcio è un rito che vuole una concentrazione esclusiva, non sono mai andato allo stadio con una ragazza e fra Naomi e Ruud Van Nistelrooy – doppietta allo Shalke 04 per inciso – non ho dubbi) non corre alcuna parentela. Per vivere davvero la partita, per capirla, bisogna essere allo stadio, vedere tutto il campo (ci sono centrocampisti che,seguardilapartitainTv,semb
rano aver giocato male perché han toccato pochi palloni e invece hanno giocato benissimo, di posizione) e non solo quello che garba al cameraman. Dal 1983 – introduzione del terzo straniero – il calcio da stadio ha persoil40%deglispettatori.Ques
t’anno gli abbonamenti sono ulteriormentecrollatidel20%.Mo
lti tifosi hanno solidarizzato con gli ultras in rivolta e non l’hanno rinnovato.Epoicisonoleragioni,
così efficacemente spiegate da Roberto Stracca in un servizio sul Corriere (26/8) e che hanno tutte la stessa origine: scoraggiare la gente dall’andare allo stadio. “Anchechinonèultrà–scriv
eStracca – e non ha mai pensato di esserlo, dopo biglietti nominali, necessità diundocumentoperunbambino di 8 anni, odissee fantozziane nella burocrazia più ottusa per una partita di pallone, non ne ha potuto più e ha finito per dire addio allo stadio e aderire alla sempre più ricca offerta televisiva”. Maroni, contestato violentemente da 500 ultras bergamaschi alla Festa della Lega ad Alzano Lombardo, ha detto: “Dicono di essere dei tifosi, ma non lo sono. Sono deiviolenti”.Einvecegliultra
ssono gli ultimi, veri, amanti del calcio. Qualche anno fa, in una domenica canicolare e patibolare di giugno, i demonizzatissimi ultras in rappresentanza di 78 società, di A, di B, di C e delle serie minori, diedero vita a Porta Romana, a Milano,davantiallasededellaFig
c,a una civilissima manifestazione al grido di “Ridateci il calcio di una volta!” (cioè: numeri dall’uno all’undici, arbitro in giacchetta nera, pochi stranieri, riscoperta dei vivai e, soprattutto, basta con l’enfiagioneeconomicachehadi
strutto tutti i valori mitici, rituali, simbolici, identitari, che ne hannofattolafortunaperunsecolo
,a favore del business e che finirà, prima o poi, per farlo scoppiare come la rana di Esopo). La notizia – mi pareva una notizia – passò sotto silenzio. Persino la Gazzetta delloSportdedicòall’avvenim
ento un box di poche righe. Non bisognava disturbare il manovratore. Cioè gli affari. Due parole sulla “violenza” AD ALZANO Maroni ha detto anche: “Io con i violenti non parlo”. E allora il primo cui non dovrebbe rivolgere la parola è Umberto Bossi, il suo Capo. L’ineffabile Maroni si è dimenticato che il leader del Carroccio, agli albori della Lega, dichiarò: “Ho trecentomila leghisti pronti a estrarre la pistola dalla fondina” (in realtà quelli, dalla fondina, possono estrarre al massimo il loro cellulare), e in seguito: “andremo a prendere i fascisti uno a uno, casa per casa”, e ancora, a proposito dei magistrati, “bastano delle pallottole e una pallottola costa solo 300 lire”, e di recente ha anfanato di fucili e altre armi se non gli concedevano non mi ricordo che cosa, parole che dette da un esponente del Governo, sono ben più gravi delle quattro macchine date alle fiamme durante la contestazione di Bergamo. Io sto con gli ultras. Anche quelli violenti di Bergamo. Perché mi paiono gli unici ad aver voglia ed energia di rivolta in un Paese in cui i cittadini si fan passare sopra ogni sorta di abusi, di soprusi e di autentiche violenze sempre chinando la testa. Sudditi. Nient’altro che sudditi.

da nickname

grazie vecchia_generazione...ngulo mi stavo a scervellà!

da DAsempre

ma si dice DACCORDO oppure D'ACCORDO?

da dolphin82

PENEWDOOR mi sembra che un ricorso al TAR sia stato presentato dai napoletani

da tauxio

SULLA TESSERA CUI ANCH'IO CONTESTO TUTTO....SONO D'ACCORDO CON CHI DICE CHE TANTO AI COGLIONI( I POLITICI) NOI PERMETTIAMO TUTTO.......CI VORREBBE UNA PROTESTA DURA E CONCRETA.

da tauxio

SAD CHI CALL.... ARIATTI? è BON PI NU?

da vecchia_generazione

nickname alfageme..

da tribuna76

da PE_NEWDOOR @ 27-08-2010 22:13:50 - IP: 79.55.182.242 Quello che non riesco ancora a spiegarmi (chiedo lumi all'esimio OliRaus o qualche avvocato-ultras) è per quale motivo NON SI COMBATTE QUESTO SOPRUSO CON LE CARTE BOLLATE? Se c'è anticostituzionalità (libertà di circolazione, privacy, legge Raciti, etc) perchè non si "smonta" questa buffonata attuata con circolare ministeriale tramite associazioni dei consumatori, TAR e cazzi vari? --SECONDO ME NESSUNO OSA SCHIERARSI CONTRO IL NANO E LA SUA CRICCA SECESSIONISTA...PERCHE' ORAMAI NON VIVIAMO PIU IN UN PAESE LIBERO !!!! horny

da [king]

tesserato accetti tutto in posizione prona o supina

da PE_NEWDOOR

Quello che non riesco ancora a spiegarmi (chiedo lumi all'esimio OliRaus o qualche avvocato-ultras) è per quale motivo NON SI COMBATTE QUESTO SOPRUSO CON LE CARTE BOLLATE? boo Se c'è anticostituzionalità (libertà di circolazione, privacy, legge Raciti, etc) perchè non si "smonta" questa buffonata attuata con circolare ministeriale tramite associazioni dei consumatori, TAR e cazzi vari? pss

da nickname

come cavolo si chiama quel giocatore che ha portato nucifora che voleva fare ibrahimovic??? poi è passato al lanciano!

da grinta

maroniiiii horny tesseraaaaaaaa noo

da OLIVERI_RAUS

da edantino @ 27-08-2010 15:27: scusate, ma la tessera del tifoso è gratuita o a pagamento?, cartman Se la fai con l'abbonamento è gratuita. Se la richiedi a parte è a pagamento (10-15€ a seconda della società). Inoltre per utilizzarla per comprare biglietti e/o altri servizi devi ricaricarla pagandone i costi di ricarica (qualche €) come una normale carta ricaricabile o postepay. In sintesi: E' UNA STRONZATA!! NON TESSERATEVI! horny Ps: c'è bonaccia sul sito... Tutti a vedere l'Inter? pizzaonhead

da OLIVERI_RAUS

tessera scaduta La contromossa più irriverente e pericolosa è figlia di alcuni ultras del Napoli. Ribelli creativamente fuori legge, che nei giorni scorsi hanno riempito un sito Internet di istruzioni per falsificare la tessera del tifoso. Il feticcio della rivolta delle curve italiane, più o meno compatte nell’opporsi contro quella che bollano come una schedatura con un diluvio di appelli e manifestazioni improvvisate. A Napoli si sono spinti oltre, con il prontuario on line per fabbricare tessere false. Un’idea che mescola spirito da guerriglia e fiuto per gli affari: notevoli, in prospettiva, perché di curvaroli che hanno bisogno di documenti “puliti” per entrare negli stadi ce ne sono a iosa. La procura di Napoli, che ha un gruppo di magistrati specializzato nei reati da stadio, sospettava che le tessere false fossero già in circolazione. Ieri sera però dalla questura partenopea hanno spiegato che “ad oggi, nessuno ha chiesto informazioni in merito a coloro che hanno richiesto la tessera del tifoso”. Tradotto, sinora di tessere sotto il Vesuvio non ne sono state consegnate. “Se non ci sono quelle vere, figuriamoci quelle false” è la chiara sintesi del questore, Santi Giuffrè. L’incrocio pericoloso dell’Artemio Franchi Un sollievo per la questura di Firenze, dove domenica prossima è in programma Fiorentina-Napoli, gara tradizionalmente a rischio per l’ordine pubblico. La consueta migrazione di tifosi dalla Campania non ci sarà, perché senza tessera non si può andare in trasferta. Un veto che ha fatto infuriare tanti ultras napoletani che, in attesa delle tessere (ci sono problemi con una società romana, che dovrebbe smistare i dati necessari), volevano entrare nel Franchi con documenti sostitutivi. Divieti e polemiche non cancellano la minaccia delle tessere false, tramite cui superare indenni norme e controlli. Uno spauracchio solo rimandato. Il ministro dell’Interno Maroni, fautore entusiasta della tessera del tifoso, tira dritto. “Non ci piegheremo a pochi ultras violenti, chi definisce la tessera come una schedatura lo fa per interessi inconfessabili e per niente nobili” ha ribadito in un’intervista alla Gazzetta dello Sport. Una lunga difesa della linea del governo, in cui Maroni annuncia nuove misure: “La norma sul cosiddetto arresto in flagranza entro 48 ore per i reati da stadio verrà prorogata, e presto gli steward verranno trasformati in pubblici ufficiali, per dare loro maggiore forza”. Aggiungendovi un auspicio: “Entro il 2013 voglio far sparire le reti di recinzione negli stadi”. Ma promesse e desideri cozzano con i numeri. Innanzitutto, con quelli relativi alle tessere sottoscritte: poco più di 521.000, cifra oggettivamente deludente. Poi ci sono gli abbonamenti, in caduta libera per gran parte delle società. La cifra più aggiornata è quella della Roma, che secondo ambienti ultras dovrà fare i conti con un calo di almeno 7.000 abbonati rispetto ai 25mila della stagione scorsa. Maroni non ci sta (“non credo che ci sia una correlazione tra calo di abbonati e tessera del tifoso”), ma è un fatto che a tanti tifosi riempire moduli e fornire i propri dati al Viminale non piaccia per nulla. Al punto di non rinnovare l’abbonamento, dando un’altra spallata a un calcio che attira sempre meno appassionati nei campi. Il filo conduttore di tutti i calcoli e tutte gli annunci rimane però la costante crescita della violenza. L’aumento critico dei tafferugli Nella stagione scorsa, i disordini legati a partite di calcio sono aumentati del 20%, mentre i feriti tra le forze dell’ordine negli stadi della serie B sono aumentati del 92%. Maurizio Marinelli, direttore del Centro studi e ricerche sulla sicurezza pubblica (Csp), azzarda una diagnosi: “È possibile che si stia assistendo a un ricambio generazionale. I vertici delle tifoserie sono in fase di rinnovamento, e i nuovi capi vogliono imporre la propria autorevolezza a suon d’incidenti”. La lunga e inattesa teoria di incidenti nelle amichevoli estive, con tanto di invasioni di campo e cariche della polizia, ha confermato che la temperatura nelle curve continua a salire. Anche perché più d’uno ha voglia di provocare caos contro la detestata “schedatura”. Ieri sulla tessera è piombata anche l’inattesa condanna di monsignor Claudio Paganini, presidente della Clericus Cup (il torneo di calcio del Vaticano) e tifosissimo del Brescia: “La tessera è solo fumo negli occhi, nasce male e avrà vita breve. Frequento gli stadi da anni e so quel che dico. E poi la Chiesa c’aveva già provato 30 anni fa con la tessera per l’ingresso negli oratori: comprese che non serviva a niente, e la cestinò”. Una soluzione molto lontana dai pensieri di Maroni e dei vertici dello sport italiano. “Dalla tessera del tifoso non si torna indietro, se ne faccia una ragione chi non la vuole” ribadisce il presidente del Coni, Gianni Petrucci. Ma l’anno che verrà si presenta complicato per il calcio. L’ha ammesso persino Maroni (“Non sarà una stagione facilissima”). Intanto su Facebook le tifoserie urlano il loro no senza attenuanti alla tessera, elencando “tutti i buoni motivi per non sottoscriverla”. Tante parole per un unico no. A chi ti chiede nome, congnome e passato, per sapere chi sei e anticipare la violenza. Perché di idee migliori proprio non ne ha.

da OLIVERI_RAUS

A Maroni sarà vietato entrare allo stadio? Quest’anno, per la prima volta dal 1983, non sarò un abbonato alle partite della mia squadra di calcio, l’AS Roma. Dopo 28 anni ininterrotti, è accaduto che un ministro della Repubblica, al fuori da ogni legge, mi vieti di fare l’abbonamento se non aderisco al “programma tessera del tifoso”. Un “programma”, appunto, che sa di rieducazione e che serve solo a nascondere anni di truffe ed errori oltre l’incapacità di gestire l’ordine pubblico, se non anche il tentativo di garantire nuovi affari ad alcuni padroni del vapore a suon di ordinanze prefettizie. Si badi bene, la “tessera del tifoso” non è prevista da nessuna legge dello Stato ma, secondo le parole del Presidente del Palermo Zamparini “è un ricatto, un’intimidazione vera e propria”. In pratica, i club sarebbero stati costretti a adottarla pena il rischio che i Prefetti vietassero la vendita dei biglietti in centinaia di partite. È lo stile Maroni, un Ministro dell’Interno che pratica la ritorsione come metodo di governo (come quando ritirò alcuni poliziotti inviati a seguito della Nazionale ai Mondiali in Sudafrica a causa delle dichiarazioni a lui non gradite di un calciatore). Ma cos’è la tessera del tifoso? Un documento rilasciato ai cittadini da un ente finanziario previa autorizzazione caso per caso da parte della Questura. Chi non ha questa “patente” non può abbonarsi alle partite di casa della propria squadra, peraltro rinunciando alle condizioni economiche favorevoli per chi compra tutti insieme i biglietti per la stagione. Non può nemmeno comprare i biglietti di ingresso alle partite in trasferta, e se la Prefettura da il via libera su indicazione dell’Aisi (l’ex Sisde!), è costretto a sedersi nei settori della squadra di casa perché il settore dei tifosi ospiti è a lui interdetto. Insomma, il se, il dove e il come io possa vedere una partita di calcio lo decide il Ministero dell’interno. “Stupido è chi lo stupido fa”, diceva la mamma di Forrest Gump. Capiamo meglio. Negli ultimi 10 anni i Governi Berlusconi, con la complicità del Governo Prodi nel 2007, hanno introdotto, sempre con decreto legge, una legislazione d’emergenza per le manifestazioni sportive contraria alla Costituzione e che ha fatto del calcio un laboratorio per nuove forme di controllo sociale. Tra le altre cose, nel 2007 è stato fatto divieto alle società di calcio di vendere i biglietti a due categorie di persone: 1)chi è stato condannato, anche con sentenza non definitiva, per reati commessi in occasione o a causa di manifestazioni sportive; 2) chi ha ricevuto il DASPO, ovvero un provvedimento del Questore che, sulla base di denunce o mere informative, vieta per alcuni anni l’accesso agli stadi. Diamo per buona questa norma (senza considerare che quasi il 42% di chi riceve il Daspo viene poi assolto nel procedimento penale e che comunque ha l’obbligo di firma in Commissariato durante le partite). Quante sono le persone sottoposte a Daspo? 4.000 (quattromila). Ma serviva la tessera del tifoso per tenere fuori dagli stadi i presunti violenti? N0. La legge, infatti, già prevede che chi vende i biglietti sia collegato con un software alle questure ai fini del rilascio del nulla osta alla vendita. Per cui chi è nella black list non può prendere i biglietti. Allora perché imporre questa tessera da Stato di Polizia? Maroni da oltre un anno non risponde alle quattro interrogazioni che il senatore radicale Marco Perduca gli ha posto sul punto. Proviamo a fare qualche ipotesi sulla base dei primi effetti. Su 340 mila abbonati nello scorso anno, in questa stagione ne mancano all’appello 70 mila per manifesta contrarietà al “programma”obbligatorio voluto da Maroni. Visto che “ultras” viene utilizzato come sinonimo di criminale violento al limite dell’eversione, significa forse che in Italia ci sono 70 mila quasi terroristi? Certo è che da quando sono state introdotte le norme di emergenza, gli spettatori dal vivo sono diminuiti, mentre quelli televisivi si sono moltiplicati, per la gioia delle pay-tv, ivi compresa quella del Capo del governo di cui fa parte Maroni. Ma andiamo più a fondo. La tessera del tifoso, oltre che inutile, è irragionevole e autoritaria. Richiede più poliziotti nei controlli e quindi più militarizzazione; impone che tifosi di squadre opposte si mischino negli stessi settori; mette fuori legge i tifosi organizzati; mina l’autorevolezza delle istituzioni di governo; da origini a discriminazioni e ingiustizie. Premesso che violenti e teste calde non saranno eliminati dalla tessera del tifoso, sembra una provocazione bella e buona, che di fatto aumenta il rischio che gia dalle prime partite si verifichino tensioni e scontri. Un paradosso. O forse no. Sono così tanti gli uomini della intelligence del Viminale (prefetti, questori, digos, servizi) a occuparsi di stadio che tutto questo appare molto strano. A quelli tra loro che leggeranno questo mio post (pensate!) un suggerimento: le scelte ragionevoli rendono autorevoli, quelle imposte rendono autoritari. Ai tifosi di tutta Italia auguro un buon campionato, con la speranza che insistano a credere nel diritto come metodo migliore per far valere le loro ragioni. PS: ai Parlamentari che affollano le tribune d’onore dei nostri stadi, la tessera del tifoso non servirà: gli basta quella omaggio che ricevono dal Parlamento. PS bis: alcuni club richiedono persino la fedina pulita da qualsiasi precedente, non solo reati da stadio. In quel caso, Maroni non potrebbe entrare: è stato condannato per resistenza a pubblico ufficiale (le cronache raccontano l’incredibile notizia che abbia tentato di mordere il polpaccio di un poliziotto!).

da OLIVERI_RAUS

CALCIO, INCIDENTI PESCARA-ROMA: DASPO A 10 TIFOSI LOCALI Dieci persone sono state denunciate dalla Digos della Questura di Pescara dopo essere state identificate come responsabili degli incidenti avvenuti l'8 agosto scorso prima della partita di calcio amichevole Pescara-Roma. Otto tifosi pescaresi e uno interista sono stati denunciati alla Procura di Pescara, un minorenne a quella del Tribunale dei Minori dell'Aquila: si erano contrapposti alla tifoseria romanista, opponendo resistenza alle Forze dell'Ordine impegnate a contenere le azioni di violenza. Il riconoscimento è stato possibile esaminando le immagini registrate dalle telecamere di sorveglianza dello stadio e dalla Polizia Scientifica. Per gli stessi tafferugli, avvenuti nel parcheggio poco distante dallo Stadio Adriatico di Pescara, erano già stati denunciati dodici ultras della Roma. I tifosi pescaresi sono stati denunciati per resistenza a pubblico ufficiale aggravata e possesso di artifizi pirotecnici e lancio. Tutti sono stati muniti di Daspo, divieto di accesso agli impianti sportivi, emesso dal Questore di Pescara

da Redazione

A chi interessa sentire un dibattito serio, approfondito con tutti i punti di vista sulla tessera del tifoso consiglio di scaricarsi o sentirsi in streaming la puntate di "bianco o nero" programma di radio 24 andato in onda questa mattina http://www.radio24.ilsole24ore
.com/ oppure la puntata di ieri sera andata in onda su rainews 24, la trovate facilmente sul loro sito.

da *SSNV*

A PROPOSITO DI MARONI.... A Maroni sarà vietato entrare allo stadio? http://www.ilfattoquotidiano.i
t/2010/08/25/a-maroni-sara-vie
tato-entrare-allo-stadio/52997
/

da mancho

A causa di questioni tecniche da risolvere, stasera niente Sky 909 per" Muso Duro" su Telemax. Sul satllite si andrà dal 9 setembre. D'altra parte noi siamo i "parenti poveri e bitrattati"...fa nulla. Ci sono altre trasmissioni su altri canali da vedere..

da alexdan81

x PieroMilano: praticamente dat che ogni partita verrà definita a rischio e vendita ai soli residenti: SI

da dolphin82

oh senza frecciate l'articolo laugher laugher laugher facet bon!! eyed

da ItalianStyle

da PieroMilano @ 27-08-2010 17:50:55 - IP: 95.246.70.96 Domanda per la redazione o chi ne sa....avendo la residenza nelle marche per venire in curva nord a PESCARA devo essere in possesso della tessera del tifoso? ....Grazie____SE LA VENDITA E' RISERVATA AI SOLI RESIDENTI SI!!

da grinta

no.

da PieroMilano

Domanda per la redazione o chi ne sa....avendo la residenza nelle marche per venire in curva nord a PESCARA devo essere in possesso della tessera del tifoso? ....Grazie

da pescaradaseriea

secondo me questo sito se continuerà a percorrere questa strada prenderà sempre più piede!

da ROCCO_PAGANO

Mi piace hiss

da Pescaradaseriea

Grande iniziativa complimenti

da ast

secondo