Ah...m'arcord: Galeone ricorda Eriberto e una Pescara che non c'è più
Oggi è il giorno in cui tutti i pescaresi si abbandonano ai ricordi del periodo magico che Giovanni Galeone ci ha fatto vivere. Ci piace pubblicare questa splendida intervista realizzata da Antonio De Leonardiis per la rivista "VARIO", nella quale è il Gale che partendo dal ricordo dell'indimenticabile Eriberto Mastromattei, ci regala un meraviglioso Amarcord della città in quell'epoca irripetibile.
PESCARADAMARE
Il personaggio simbolo della città vetrina raccontato da Giovanni Galeone che di quel periodo è stato protagonista e icona
Provi a raccontare Eriberto e scopri una Pescara che non c’è più. Estroverso e burlone, furbo e geniale, spensierato e vivace, una gran voglia di fare, alla ricerca di nuovi stimoli e nuove emozioni. Lui come la città, appunto, una bella storia che ha attraversato gli anni Ottanta e Novanta, lasciando un segno che sarà difficile cancellare. A guidarci in questo viaggio tra i ricordi è Giovanni Galeone, il “profeta”, l’allenatore delle due promozioni in serie A del Pescara, del sogno che, come d’incanto, diventava realtà facendo esplodere di gioia un’intera città.
«Eriberto? Che fenomeno! È una delle prime persone che ho conosciuto a Pescara. Era luglio, prima della partenza per il ritiro Vincenzo Marinelli mi disse che saremmo andati a mangiare in un ristorante sul lungomare. C’era Michele, un mago della cucina come scoprii in fretta e lui, Eriberto, ovviamente in costume da bagno, che correva da una parte all’altra della spiaggia, parlava con tutti, spontaneo e diretto pure con il sottoscritto che pure non aveva mai visto prima. Un personaggio unico, un pazzo scatenato, un personaggio con il quale era difficile non legare. Lui forse ci marciava pure un po’ recitando questo ruolo naif e sopra le righe, certo è che lì sul mare era il padrone della situazione. Cominciava alle sei del mattino, andava a ritirare le retine e poi il pesce pescato lo regalava alle vecchine che lo aspettavano sulla spiaggia, la sua giornata andava avanti sempre di corsa, tra cento iniziative e tante idee. Era un fenomeno, ne faceva di tutti i colori: la pesca, lo sci d’acqua, il paracadute, il leoncino sotto la palma, il tennis, e la Befana e tante di quelle iniziative che fai anche fatica a ricordare.
Generoso, mai che lo abbia visto nervoso o arrabbiato, sempre pronto piuttosto alla sceneggiata. Quando si dice Pescara è ‘nu film, beh, lui era il vero attore protagonista. E po i il suo amore per il mare era veramente infinito. Io con lui andavo dovunque, eravamo gli unici a uscire in barca col garbino e non era incoscienza, quanto la gioia, il piacere che ci accomunava di stare in mezzo alle onde. Credo, tra l’altro, che proprio lui, a Pescara, abbia segnato una svolta nel modo di fare turismo balneare. Sì, un rivoluzionario, era davanti a tutti e non di poco, col suo dinamismo, la sua genialità che gli altri magari imparavano ad apprezzare solo a distanza di tempo. Io mi trovai subito a mio agio e non tardai a capire che proprio quello era anche lo spirito della città».
Pescara anni ‘80, appunto. Che cosa ti colpì e ti conquistò?
«Giravi per il centro e vedevi sempre gente, i negozi affollati e non perchè ci fossero i saldi. Magari non compravano ma li vedevi presenti, un gran caos tutto intorno, con le auto parcheggiate in doppia fila all’ora del caffè o dell’aperitivo, lo stress che scivolava via tra una chiacchiera e una risata. Certo che mi colpì, di bacchettone non c’era proprio niente, men che meno il conformismo. Era la stessa cosa da Eriberto. Dall’esterno poteva sembrare un ambiente un po’ snob, ci entravi dentro e capivi subito che era solo un’impressione sbagliata. Allo stesso tavolo o sotto la stessa palma trovavi Marinelli, Gianni Santomo, personaggi del mondo dello sport, imprenditori facoltosi, il rettore dell’università e il primario d’ospedale ma anche il vigile del fuoco, il cazzaro, perfino lo spazzino. Gli stessi che poi si prendevano a pallate sul campo da tennis in sfide infinite, senza esclusione di colpi e di sfottò. Nella mischia si buttava anche Eriberto che a tennis ci sapeva fare poco, eppure spesso riusciva a vincere. Era furbo, era gatto, ne sapeva una più del diavolo, una palla contestata era sempre l’occasione per una sceneggiata che più di una volta finiva in accenno di rissa. Ho visto non solo lui ma anche altri del gruppo tirarsi dietro delle racchettate e poi rincorrersi minacciosi sulla spiaggia per poi tornare sul campo e riprendere la partita come se niente fosse, senza cattiveria nè rancori. E questa per me era una cosa bellissima, in perfetta sintonia con quel che accadeva in città. Io me la ricordo bene Pescara. Effettivamente non c’era nessun pericolo, niente di niente. Sapevi che c’erano quelle tre o quattro famiglie che magari potevano controllare il gioco d’azzardo, ma finiva lì. Di droga nemmeno a parlarne, nel periodo in cui ci sono stato io proprio non esisteva. La città mi affascinava per quel modo semplice e diretto di viverla. Ricordo episodi che oggi potrebbero sembrare incredibili, arrivavano inviati da tutte le parti d'Italia e pure loro restavano affascinati: arrivò una giornalista e mi disse che il suo fotografo voleva fare un servizio su di me sulla spiaggia, possibilmente di notte e magari con un cavallo bianco. Detto e fatto. La banda di Eriberto – Fefè, Mancini, Valerio Santilli, il genovese – si mobilitò, arrivarono le fotoelettriche e pure il cavallo bianco. Ci divertimmo da matti. E poi quella volta che, dopo una cena, il sindaco Piscione mi prese sotto braccio e mi disse: “Domani arriva il ministro per inaugurare la nuova stazione di Pescara. Ci terrei a fartela vedere in anteprima. Se ti va ci vediamo lì dopo mezzanotte”.Ovviamente ci andai, assieme a me c'erano un giornalista, un fotografo e alcuni amici, gir cmpleto, in pratica la nuova stazione la inaugurammo noi. Oggi una cosa del genere nemmeno a pensarla. Sì, quella era una Pescara diversa, fatta di gente schietta, generosa, di personaggi straordinari. Quando tornavo a Udine, la mia città, mi sembrava di vivere in un altro mondo, lontano anni luce dalla realtà che avevo scoperto in riva all'Adriatico. Niente di preordinato o estremamente razionale, la filosofia invece del “tutto si può fare”. E anche lo sport era l'espressione di questo modo di vivere sempre all'attacco, senza troppi calcoli né eccessivi timori. Furono anni straordinari anche per lo sport: la serie A col Pescara con l'Adriatico sempre pieno e felice, anche quando perdevi, la squadra di pallanuoto che vinceva tutto anche in Europa, basket e pallavolo a livelli che non c'erano mai stati in passato. Uno spettacolo, una festa infinita alla quale partecipava tutta la città che scopriva orizzonti fino ad allora sconosciuti. Andavi a casa di Gino Pilota, un altro personaggio incredibile dell'epoca, e ci trovavi Ayrton Senna, il più grande pilota del mondo, che girava in giardino con la macchinetta elettrica, passavi da Michele, il ristorante di Eriberto, e scoprivi che a uno dei tavoli c'erano Gianni Brera o i Benetton. Sì, quello era un punto di ritrovo, si passava da lì e ci si tornava, era l'espressione più diretta del fascino che emanava la città e che conquistava in fretta chi la scopriva. A me almeno ha fatto quest'effetto. Sarà pure per il mio carattere, il mio modo di pensare ma certo è che ci misi poco ad entrare in sintonia con tutto quello che mi girava intorno. Una città aperta, che offriva un approccio diretto, naturale e che proprio per questo poteva affascinare anche gente con un carattere diverso dal mio
Una Pescara che non c'è più, un cambiamento in linea anche con quello che è successo nel resto del Paese?
Che non ci sia stato un ricambio generazionale è fuor di dubbio. Quei personaggi non li trovi più, questo è certo, la città, nel suo modo di essere, è totalmente cambiata, probabilmente anche più di quanto sia capitato altrove. Vi faccio l'esempio di Udine che resta tranquilla, ordinata più o meno come lo era 25 anni fa. E la differenza allora era abissale, lo spirito diverso di Pescara e dei pescaresi, tra l'altro, lo vedevi anche nello sport. Io ho vinto campionati anche a Udine e a Perugia, ma qui era sul serio tutta un'altra storia. Vi faccio un esempio. Alla vigilia della gara col Parma, quella che ci avrebbe dato la promozione in serie A, in città era già festa, nessuno che pensasse che quella partita avremmo anche potuto perderla. A Perugia, qualche anno dopo, stessa situazione e atmosfera del tutto diversa.”Domani? Speramo mister, speramo...”era questa la frase che sentivo di più. Ma come, “speramo”? A Pescara non c'era storia: avevamo, non solo noi della squadra ma tutta la città, una convinzione di vincere che era senz'altro superiore alla difficoltà della sfida.
La stessa sicurezza che mostrava proprio Eriberto quando tirava fuori dal suo magico cilindro iniziative impensabili in quegli anni e che lui, puntualmente, rendeva concrete. L'ultimo colpo non gli è riuscito ma forse solo perchè non ne ha avuto il tempo: l'isola dei sogni, proprio lì davanti al suo mare...
Un'idea bellissima pure questa. E se devo fargli un rimprovero è proprio quello di non averla pensata prima. Venti anni fa, in quella Pescara del si può fare avremmo ribaltato il mondo, sono convinto che sarebbe nata anche la sua isola. Sì, formidabili quegli anni. E credo che proprio per questo Eriberto e la città mi resteranno sempre nel cuore.
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da lanciacori
bravo nerone l'amore pper la nostra città.....
da esiliato_PC
Felice di essere andato via da Pescara,in cerca di fortuna e di esperienze, a metà anni '90,quando tutto questo si stava spegnendo.Se ripenso alla mia città,ripenso proprio a tutto questo.Sono fiero,visto ciò che mi raccontano amici e parenti di come si sia evoluta(involuta)la città, di non aver mai passato una sola serata in tutta la mia vita a Pescara vecchia.Pescara ai pescaresi.
da nerone
PELLE D'OCA!!!!!!!!!!E CHI HA VISSUTO QUEGLI ANNI MI CAPISCE,E CHE TRISTEZZA AL PENSIERO DI UNA PESCARA CHE NON C'è PIU',PER FORTUNA RIMANE IL NS. GRANDE AMORE PER LA MAGLIA E LA NS. CITTA'.
da lapescara
Glia anni passano e cambiano le mode ed i modi di vivere, e poi bisogna lasciare strada ai giovani...ma io a 35 anni mi ritengo fortunato ad aver vissuto una realtà completamente differente da quella moderna durante la beata e spensierat giovantù!!! e sempre...FORZA PESCARA!!!!
da Primo_B.
Pescara negli anni '10, città dell'Albero Moscio, delle palme mosce e dell'acqua di mare che non è salata ma dolce.
da lanciacori
TI SEGUIRO'......OVUNQUE GIOCHERAI....TI SOSTERRO' XKE TI AMO SAI....SE VINCI SE PERDI PUOI STAR SICURO CHEEEE.... PRENDO LA SCIARPA E VERRO' CON TEEEEEEEEEEEEEEE
da fabioout
non si vive di ricordi, bisogna ripetere la nostra storia, noi siamo pronti!
da geronimo70sei
...caro bolsenaccio questi sono oggi i veri valori di pescara, e per l'amore di Dio, pescara anche oggi non è udine come dice il gale, ma non è la pescara di quei tempi di cui ci si poteva vantare!
da flaiano
Ripenso alle sonore batoste del Pescara di Galeone al parma di arrigo sacchi,alle lezioni di calcio impartite.E se penso alla carriera di sacchi provo ancora più ammirazione per il profeta, che non è mai sceso a compromessi,vivendo a modo suo anche a rischio di penalizzare la sua carriera.Semplicemente unico in tutto!
da pier66
Ma è vero che quando era a Perugia si è fatto la Tulliani?
da geronimo70sei
da ---BOLSENA--- PESCARA E' UNICA AL MONDO NON E' UN PENSIERO DI PARTE MA L'UNICA VERITA'. PESCARA UNICO AMORE. Caro bolsenaccio questa volta mi dispiace contraddirti! Le tue bellissime parole sono riferite al periodo del grande Gale, al periodo in cui la città si popolava sempre più di gente che veniva dalla provincia, gente dai veri valori umani e sociali! La nuova generazione ha rovinato tutto! Umiltà 0, tutti dietro al "dio" denaro, oggi a pescara se non esci col giubbino della refrigwear (o cuma cazz si chiam) è una vergogna, egoismo e spesso stupida presunzione...
da amorebiancazurro
che tempi ragazzi... che nostalgia di quei tempi
andati. Che magone in gola...
da _PescArA_
QUESTA E' UN INTERVISTA CHE DOVREBBE FAR RIFLETTERE. SENTITO CHE FRASI? PESCARA-PARMA LA GENTE GIA FESTEGGIAVA. QUESTO SPIRITO LO ABBIAMO PERSO. TROPPO IMPAURITI. CI VUOLE LA SFRONTATEZZA CHE PRIMA AVEVAMO. NU SEM NU. STAMM IAMM IN SERIE A. NON ME NE FREGA UNA MINCHIA CHE LA GENTE SPERA DI SALVARSI E POI..... NOI STANNO DOBBIAMO ANDARE IN SERIE A CON LE BUONE MA SPECIALMENTE CON LE CATTIVE.
da DAsempre
immagino proprio di si.....
ricordate? Simona Tagli sale la scaletta dagli spogliatoi e parte il coro, OILELE OILALA FACCELA VEDE' FACCELA TOCCA'......
da franz
Dan Peterson (Evanston, 9 gennaio 1936) Il 3 gennaio 2011 subentra, dopo 23 anni di inattività sportiva, all'esonerato Piero Bucchi sulla panchina di Milano. Di seguito i risultati conseguit dal suo ritorno: Armani Jeans Milano 98-84 Pepsi Caserta 05/01 Vanoli-Braga Cremona 71-78 Armani Jeans Milano Armani Jeans Milano 94-84 Scavolini Siviglia PesaroArmani Jeans Milano 87-74 Banca Tercas Teramo
da lapescara
ma secondo voi, l'ha castigata Simaona Tagli?
da DAsempre
Galeone...... vi racconto un episodio che mi è accaduto alla fine degli anni '80, sapevo che il Profeta era a cena in un ristorante nel teramano allora la sera mi sono precipitato li con mille cose per la testa da dirgli..... non sono riuscito a mettere di fila 2 parole.....peccati di gioventù, mi sono rifatto diversi anni dopo allo stadio l'ho avvicinato gli ho dato un pizzicotto sulla guancia e gli ho detto: mister, grande mister gli anni migliori li abbiamo vissuti con te! e lui tutto felice con il suo classico sorrisetto beffardo a metà tra l'ironico e l'eterno sognatore, che personaggio!
da ---BOLSENA---
IMPERO PESCARA
da lapescara
D'Annunzio, Eriberto e Galeone...simboli di Pescaresità!!!
da mmmm
ESCLUSIVA TMW - Lucchesi: "Niente Toro, resto a Pescara" 26.01.2011 11.50 di Gianluigi Longari Fonte: Intervista di Raffaella Bon © foto di Image Photo Agency Una scintilla c'era già stata. Proprio agli albori dell'avventura di Cairo alla presidenza del Torino, Fabrizio Lucchesi era stato associato ai granata come ds, senza che poi i contatti si concretizzassero. Oggi le voci si inseguono di nuovo in questo senso, e noi abbiamo dunque contattato l'attuale direttore sportivo del Pescara, chiedendogli lumi in merito. "E' una voce priva di fondamento, c'è un rapporto di stima e cordialità, spero reciproca. Io non ho mai incontrato Cairo, nè ci ho parlato di recente se non per gli auguri di Natale a dicembre. Il mio futuro è tutto per il Pescara: finisco il mercato e poi mi incontrerò con la società per valutare i programmi". Tra l'altro si era fatto il tuo nome anche in ottica Bologna "Fa piacere avere società e presidenti che mi stimano, ma sono a Pescara e rimango qua". Si parla di un interesse per Avramov, per entrare nel vivo del discorso Pescara "E' stato più che un'idea quqndo avevamo avuto qualche problema con Pinna, cui avevamo proposto un rinnovo che non aveva accettato. Ora il rapporto è migliorato, rimane con noi fino a fine stagione e poi si vedrà il da farsi". News di mercato? "Il mercato per adesso è solo in uscita: Carboni (Cosenza ndr), Camorani (Cosenza ndr) e Alcibiade (piace a Como e Viareggio ndr) andranno via".
da oldPE
non è per banalizzare, ma vi ricordate come era bella la moglie di Eriberto?
da Tontodonati
Non mandate via Alcibiade fatelo giocare titolare
da luciano60
che tempi...........!!!! adesso pero' bisogna pensare al presente, e sopratutto a questi ultimi gg di calciomercato. a tal proposito, mi permetto di dare un consiglio alla ns dirigenza. visto e considerato che la reggina, ci ha "soffiato" DE ROSE, che era un ns obiettivo, ora don peppe fai l'ultimo sforzo, l'ultimo sacrificio: prendici LODI del frosinone, e' il tassello che ci manca! dopodiche'............play-off
e serie A nn saranno piu' solo dei sogni!!......e' solo una mia idea........sempre FORZA PESCARA..........fino alla morte!!!!!!!!!!!
da franz
la favola non si è ancora conclusa e il profeta deve ancora scrivere la fine.
da PESCARA FOREVER
Un fantastico viaggio nel tempo...felice di aver vissuto quelle stagioni irripetibili sia per il clima che si respirava in città che per la spensieratezza dell'età! Grazie al PROFETA che ci ha fatto vivere una favola!
da Gianluca82
Una parola sola: MERAVIGLIOSA
da umba
ma mo sema cumprà n'atru centrale? e chi ci sem fa? la linea maginot' quaà ci vo uno a centro ampo nghi li pied bbuone, li vulet capi?
da Lestof@nte
AG.AVRAMOV A FV, Su Vlada una squadra di B - Contattato in esclusiva da firenzeviola.it, Giulio Meozzi, procuratore di Vlada Avramov, ha parlato del futuro del suo assistito: "Vlada è corteggiato da due club, il Polonia Varsavia ed un club di serie B italiano. Vedremo cosa fare, stiamo valutando.." (Quale sarà la squadra di B? )
da Lestof@nte
Sassuolo, in tre su Minelli - Sulle tracce del centrale classe '81 ci sono attualmente tre compagini del campionato cadetto come PESCARA, Frosinone e Piacenza. In pole position al momento ci sarebbero gli adriatici, però i ciociari non mollano la presa. Appaiono invece più defilati gli emiliani dopo l'ingaggio di Gervasoni dalla Cremonese che dovrebbe aver completato il reparto difensivo piacentino.
da grinta
periodo vissuto a malapena visto che ero un ragazzino, ma ugualmente occhi lucidi in ufficio proprio mentre una collega...
da umba
oh sabato sia il torino che la reggina hanno due partite pesanti fuori casa..jamme su vinciamo e le riprendiamo...
da Lestof@nte
UFFICIALE: Pescara, Bacchetti in prestito dalla Samp Ufficializzato dalla Lega Serie B il trasferimento in prestito del difensore classe '93 Loris Bacchetti, che lascia temporaneamente la Primavera della Sampdoria per approdare tra i ranghi del Pescara.
da Lestof@nte
La mia Pescara.
da talisker89
"........a Perugia, qualche anno dopo, stessa
situazione e atmosfera del tutto
diversa.”Domani? Speramo mister,
speramo...”era questa la frase che sentivo di
più. Ma come, “speramo”? A Pescara non c'era
storia: avevamo, non solo noi della squadra
ma tutta la città, una convinzione di vincere
che era senz'altro superiore alla difficoltà della
sfida. ...." ecco la differenza !!
da franz
bellissimo articolo, compliementi! chi l'ha realizzato?
da GameOver
Bell'articolo. A leggerlo ho risentito i sapori di quel periodo. Vero quello che dice Galeone ora Pescara è cambiata ma la vera natura di Pescara è quella, tornerà è solo una questione di tempo
da umba
mah che dire su bell pareggio ci mette di nuovo nelle condizioni di vincere di bbrutto il recupero e spainare la triestina...dopo si vedrà
da stefanocasual
oramai i waglionetti di mo tutti fighetti poca ignoranza e sopratutto il 75% oltre a tifare pescara tifa milan,juve,inter ecc. co sa mentalità non si va da nessuna parte !!!!
da lupinterzo
A Pescara non c'era storia: avevamo, non solo noi della squadra ma tutta la città, una convinzione di vincere che era senz'altro superiore alla difficoltà della sfida.
da SOLO BIANCAZZURRO
Ciao mitico Profeta!!!!! ci hai dato 2 promozioni, ma la promozione dell'86 mi ha dato delle emozioni che manco se vinciamo la champions potò riprovare...anni e atmosfera irripetibili....ciao Gale sei un grande
da Duka.
Commovente quest'articolo...veramente.
da DAsempre
sono cambiati i figli dei Pescaresi non i Pescaresi, i padri gente sulla cinquantina è ancora sana, genuina e ha fatto sacrifici pur restando sempre orgoglioso di se e della sua città, i figli di oggi (non tutti ovviamente) non hanno ricalcato le orme dei padri ma hanno trovato la classica "strada spianata" cioè tutto e senza troppi sacrifici, ai miei tempi i miei genitori mi hanno detto che vuoi fare vuoi studiare? bene allora STUDIA altrimenti a lavorare e io che di studiare ne avevo poca indovinate che ho fatto? a sgobbare! provaci oggi vedi che ti rispondono......
da alex78
Auguri mister..che bei periodi...mi ricordo quando mio padre mi portava in macchina alla sede di Telemare (all'incrocio tra la bonifica e la salita della REX) aspettavamo diverso tempo,prima che arrivava la jeep con galeone e altri giocatori che sarebbero stati ospite della trasmissione di rocchi..Aspettavamo tutto quel tempo per poter riuscire a scorgere almeno un momento "i nostri eroi"...altro che del piero ibraimovic e milito... io dico: potremmo anche tornare un giorno in serie A,ma quelle emozioni che provavamo non torneranno mai piu' con questo calcio malato e gestito da politici zozzoni
da lucape78
IL PROFETA E' SEMPRE STATO UN MITO!!!!!Purtroppo Pescara è cambiata tanto a livello di persone...
da Robert
io pure ho un ricordo di Eriberto, ero fidanzato con una di fuori e per la prima volta era venuta a ferragosto qui, parliamo di 20 anni fa', eravamo al suo stabilimento e il tempo era brutto..ad un certo punto passo davanti a noi con la motoretta il cappello di paglia e il megafono lui urlando: ietvn a fa' lu bagn che tand nin piov!
Lei mi guardo e mi disse..chi cazz e' su soggettone? E io.. ..il proprietario...era un grande altroche'
Qualcuno mi disse che il figlio dopo la morte vendette tutto e si trasferi ' in scozia dove aveva aperto un chiosco di arrostelli..
da sanso-gol
AUGURI GRANDISSIMO PROFETA!!! TUTTO
L'ABRUZZO TI AMA...!!!!
da soloio
aaaaaaaaaaaaaaaaaah mica come adesso...tutti all'ammiraglia o al moro a fare i fighetti!Rivoglio i pescaresi con il px,la canotta di lana e le zoccole ai piedi anche a novembre!!!
da ---BOLSENA---
TERRENO - IMPIANTO AUDIO - RATELLA - SETTORE OSPITI: COMPLIMENTI A TUTTI
da gianluca
la filosofia del "tutto si puo' fare" li capit chiti'!?
da parannaus
e degli allocchi
da ItalianStyle
AR...D...CORE IL PAESE DEI BALOCCHI...
da GALEON
In realtà più sempicemente stanno....alla Camera....
da parannaus
Mo dicess ca stann in parlament...
da ItalianStyle
RICORDO DI UN PERIODO ESTIVO FINE ANNI 80 IN CUI SI ERA SPARSA LA VOCE CHE NEL MARE E SUGLI SCOGLI FRONTE ARENILE SI ERA RIEMPITO DI TOPI, OVVIAMENTE NOTIZIA FALSA CHE AVEVA DIVULGATO QUALCHE INVIDIOSO... IN QUEL PERIODO FREQUENTAVO LO STABILIMENTO ERIBERTO PERCHE' CI ANDAVANO ALCUNI MIEI PARENTI PARENTI, BEH! UNA DOMENICA MATTINA CON LA SPIAGGIA AFFOLLATA IL MITICO ERIBERTO PER ROMPERE IL GHIACCIA IN CONSIDERAZIONE CHE IN POCHI ENTRAVANO IN ACQUA PRESE IL MICROFONO E DAGLI ALTOPARLANTI SCANDI' QUESTA FRASE: SIGNORI BENVENUTI A TUTTI, BUONA DOMENICA E NIN VI PREOCCUPET FACETEV LU BAGN CA LI ZOCCOLE NIN STA AMMEZZ ALL’ACQUA, STA A LA RIV TUTTE SDRAIAT A PIA’ LU SOL…. OGNI RIFERIMENTO NON E’ PURAMENTE CASUALE CONSIDERANDO IL FATTO CHE ERANO I PRIMI ANNI IN CUI SI VEDEVANO I PRIMI TOPLESS ED I PRIMI PERIZOMA… IL TUTTO FU CONDITO DA UNA GRANDE RISATA GENERALE DELLA SPIAGGIA CON IL GRANDE ERIBERTO (URIBE PER GLI MICI) CHE SI BUTTO’ IN ACQUA CON IL SUO CAPPELLONE DI PAGLIA ED IL PICCOLO YUMA UN LEONCINO CHE AVEVA RIPORTATO DA PAESI ESOTICI!! ……LE ZOCCOL STA A LA RIV A PIA’ LU SOL…….GRANDISSIMO!!
da lo_zio
UFFICIALE: Pescara, Bacchetti in prestito dalla Samp 25.01.2011 22.12 di Claudio Colla articolo letto 1141 volte Fonte: www.legaserieb.it © foto di Tommaso Sabino Ufficializzato dalla Lega Serie B il trasferimento in prestito del difensore classe '93 Loris Bacchetti, che lascia temporaneamente la Primavera della Sampdoria per approdare tra i ranghi del Pescara.
da DAsempre
chi si ricorda della bandiera del Pescara piantata sulla Piazza Rossa di Mosca? c'era un articolo sul centro all'epoca ma non sono del tutto sicuro se fosse Mosca o Londra, qualcuno ha la memoria un pò più lunga della mia?
da bubuell
E coma dic sempr papà: N'arvè chiù si timp! Grazie Profeta!
da ---BOLSENA---
OLIVERI_RAUS UNA PESCARA BELLA AMBIZIOSA E TRIONFANTE. UN PAREGGIO OTTIMO FRA 2 DELLE SQUADRE PIU' SCARSE DELLA SERIE B CHE SPIANA LA STRADA
da fdb.75
Godo, ottimo risultato per NOI!!! E' ormAi destino...
da andreuzza
Ufficializzato dalla Lega Serie B il trasferimento in prestito del difensore classe '93 Loris Bacchetti, che lascia temporaneamente la Primavera della Sampdoria per approdare tra i ranghi del Pescara.
da dolphin82
risultato finale livorno-padova 3-3...eccellente
da OLIVERI_RAUS
Bellissima questa intervista del Gale. Fotografa una Pescara lontana, ma ancora presente nel DNA dei Pescaresi. Una Pescara sborrona fatta di gente felicemente arrogante. Una PESCARA VINCENTE! Vero BOLSENA?
da dolphin82
livorno-padova 3-3...il livorno vinceva 3-1, mancano 10 minuti alla fine
da PE_NEWDOOR
Auguri Giuvà, come te NESSUNO, anche tra 100 anni "Galeone Gale Galeone"!!!!
Un saluto da chi inevitabilmente ti pensa tutti i giorni: IL TUO NOME E' LA MIA PASSWORD DEL PC IN UFFICIO
da ---BOLSENA---
LIVORNO PUNTI 37 PADOVA PUNTI 32. IL PADOVA
da zdenek
Sì, quella era una Pescara diversa, fatta di
gente schietta, generosa, di personaggi
straordinari. Quando tornavo a Udine, la mia
città, mi sembrava di vivere in un altro mondo,
lontano anni luce dalla realtà che avevo
scoperto in riva all'Adriatico. Niente di
preordinato o estremamente razionale, la
filosofia invece del “tutto si può fare”. E anche
lo sport era l'espressione di questo modo di
vivere sempre all'attacco, senza troppi calcoli
né eccessivi timori.
HO I
BRIVIDI, PORCA MISERIA!
da nu-piscares
C'era uno striscione anni fa davanti a Eriberto e c'era scritto cosi': QUI C'E' IL PELO IL SOLE E L'ALLEGRIA E GALEONE NON ANDRA' MAI VIA.
da Robert
oggi alle 12 una bella intervista di Sky al profeta, hanno parlato per molti minuti del super Pescara dell'epoca, del fatto che nello squadrone ci fosse gente come Dunga, Allegri e non dimenticando gli altri, davvero mi ha fatto piacere e diventare nostalgico, ho la fortuna di aver vissuto quell'epoca in pieno.
da ---BOLSENA---
PESCARA E' UNICA AL MONDO NON E' UN PENSIERO DI PARTE MA L'UNICA VERITA'. PESCARA UNICO AMORE
da DAsempre
se io avessi provato a descrivere quegli anni li non sarei mai riuscito a farlo come ha fatto il mitico Gale, anzi credo non ci sarebbe riuscito nessuno, ecco perchè lui è e sarà per sempre il n°1, immenso geniale ringrazio Dio e non tanto per dire di avermi fatto nascere e crescere in quell'epoca, irripetipile certo ma io l'ho vissuta!
da tribuna76
Galeò...nin mi fà piagne !!!!
da max@max
auguri Giovanni e grazie di avermi fatto vivere emozioni che non sono piu' tornate. le ho vissute appieno avendo l'eta giusta. sei e sarai il "messia" della citta'
da TATANKA
stupenda...sto piangendo!!!!!!!! che tempi