Ah....m'arcord!!

Centravanti puro, è stato uno dei calciatori abruzzesi che riscosse più consensi nel panorama nazionale da fine anni trenta a fine anni cinquanta - Mario Tontodonati.

da Luca Di Venanzio
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Ah....m'arcord!!, foto 1 Ah....m'arcord!!, foto 2 Ah....m'arcord!!, foto 3

Foto 1: Mario con la maglia biancazzurra mentre lascia il campo a fine gara
Foto 2: in biancazzurro nel ’57, mentre palleggia all’Adriatico
Foto 3: con la casacca del Bari, in serie A.


MARIO TONTODONATI: “TESTINA D’ORO”, IL VETERANO IN BIANCAZZURRO.

Mario Tontodonati per Pescara è stato e sarà sempre l’intramontabile bandiera. La storia calcistica di questo formidabile centravanti ha inizio nel lontano 1940. Giunto dalla vicina Scafa, il suo primo ingaggio per giocare a Pescara fu…un impermeabile. Altri tempi. Abile driblatore, dotato di scatto e agilità, Mario era anche un abile colpitore di testa. Da molti considerato un autentico fuoriclasse del pallone, gioca e segna con straordinaria naturalezza. Giocherà in biancazzurro fino al ‘45/’46, anno del campionato misto di A e B del dopo guerra. E’ proprio il secondo conflitto infatti ad aver inciso negativamente sulla carriera di Tontodonati e di altri giocatori della grande “Strapaesana”; se infatti non vi fossero stati quei due anni di inattività agonistica proprio nel momento in cui Mario aveva raggiunto la massima forma fisica, chissà quale piega avrebbe preso la sua carriera . Proprio nel campionato misto Tontodonati mette in luce il suo enorme potenziale, coadiuvato da una squadra fortissima che si permette il lusso di battere al “Rampigna” squadre come il Napoli e la Fiorentina. E’ il Bari l’anno successivo ad ingaggiarlo nella massima serie. Nel ‘48/’49 è la volta della Roma; nella squadra capitolina si farà apprezzare per il suo rendimento, giocando sempre da titolare e guadagnandosi il nomignolo di “testina d’oro” per la sua abilità nel gioco di testa. In seguito vestirà la casacca della Lucchese, quindi quella del Torino. Nel 1953 i tifosi del Pescara per aiutare la società fortemente debilitata, si autotassarono per riacquistare il suo cartellino. E così Mario ritorna al Pescara, non più impiegato a centravanti ma bensì a centrocampo. Metterà a disposizione tutta la sua esperienza maturata nella militanza in serie A e giocherà fino alla stagione ‘58/’59, stagione in cui sarà giocatore/allenatore subentrando a Piacentini, tra campionati di serie C e di quarta serie, chiudendo dignitosamente una bellissima carriera iniziata 20 anni prima. In seguito allenerà la squadra insieme a Bencic per i successivi due campionati, e di nuovo subentrerà a Giagnoni alla guida tecnica del Pescara in serie A nella stagione ‘79/’80; ma la carriera da allenatore non gli ha sorriso come quella da calciatore, anche se come uomo e come sportivo l’avrebbe ampiamente meritato. Ancora oggi dopo così tanto tempo, negli annali e nei testi del calcio pescarese si sente ancora parlare di lui, dei suoi gol spettacolari, dei suoi dribbling funambolici, dei suoi gol, come quello famoso del campionato ‘40/’41 segnato in finale a Verona scartando anche il portiere, che regalò la prima serie B a Pescara. Quando il calcio era ben altra cosa. Quando a sentir dire chi lo ha visto giocare “Se facevi l’ultimo passaggio e avanti giocava Mario, quasi certamente, era gol”. Ha totalizzato 51 reti in 206 presenze nella Serie A a girone unico.

MAUgi8

Commenti
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da rapanui

pochi sanno le vere storie di questi personaggi,persone che con molti sacrifici e senza soldi, ripeto senza soldi, hanno fatto conoscere Pescara nei tempi in cui non era nulla ed oggi parlarne non fa notizia e molti giovani, piuttosto sono infastiditi da queste storie. Aimè! Chi non ricorda il passato non potrà mai capire il futuro. Questi personaggi non vengono degnamente ricordati per la mancanza di cultura sportiva e umana da parte della società e delle istituzioni locali, che devono molto a queste persone, ma in realtà ignorano anche la loro storia e quindi la storia di questa città .

da savoia

Buongiorno. Su Google ho visto lo stadio del Wolfsburg. Bello, 30.122 posti a sedere, interamente coperto (se non ho visto male) e soprattutto senza la pista di atletica. Complimenti. D'altronde la squadra è sponsorizzata dalla Volkswagen, che ha sede proprio in quella citta'. Beati loro..... cartman

da flixflavio

Ragazzi scusate ma dei biglietti per vicenza già in vendita si occupa ticketone?

da ucarcamagnu

L'interessamento del Pescara per Caprari credo preluda all'addio ad un esterno. Credo più Soddimo che Giacomelli, se non addirittura tutti e due. Inoltre sinceramente credo che se continua così l'anno prossimo (se non già a gennaio) i grandi club faranno a gara a PRESTARCI giovani da valorizzare. Se da un lato questo vuol dire molti talenti in campo è evidente che non può essere una politica vincente... La società, quando avrà finito di litigare dovrebbe impegnarsi a cercare giovani da tesserare e valorizzare. E quando ci ricapita un maestro come Zeman?

da GermanodaCuneo

x OLIVERI_RAUS @Germano: uno dei autori del ratto dell'Aquila scrive qui sul forum col nick "Presilaquilateatina". E' UN SIGNORE DI UNA CERTA ETA' CHE VIVE A PESCARA. E' STATO IL MIO TESTIMONIAL, PERCHE' MOLTI TIFOSI NON CREDEVANO ALL'EPISODIO ACCADUTO IN OCCASIONE DELLA PARTITA PESCARA-CHIETI DEL 1955. "PRESILAQUILATEATINA" E' STATO UNO DEI PARTECIPANTI AL RAPIMENTO DELL'AQUILA DA SCAMBIARE CON MARIO TONTODONATI OSTAGGIO DEI TIFOSI CHIETINI. SIAMO DIVENTATI AMICI A DISTANZA E CI SENTIAMO SPESSO.....BUONA GIORNATA.

da --PESCARAGOAL--

Pescara, interessa Caprari 21.11.2011 22.00 di Marco Fornaro per tuttob.com articolo letto 105 volte © foto di Alberto Fornasari Secondo quanto riportato da Sky Sport, il Pescara sarebbe interessato al giovane attaccante della Roma Gianluca Caprari, classe '93, richiesto ultimamente da Zeman per gennaio.

da femy*

ieri reggina albino 1 1 ........ a 90 minuto fanno notare come immobile abbia finto di guardare al centro al momento del tiro: http://www.youtube.com/watch? v=GlJXx5F5kak

da maksimo

Grande attaccante Tontodonati.E' un'ottima idea,raccontare le vicende di calciatori che molti non conoscono nemmeno di nome e che con più o meno successo hanno fatto la storia del Pescara.Spero che i più giovani leggano questa rubrica,anche per comprendere come siamo arrivati al Pescara di oggi!Come per tutte le cose senza memoria non c'è futuro!! perplex

da galeone4-3-3

NOTO UNA CERTA SOMIGLIANZA CON CIRO IMMOBILE pss pss laugher laugher

da Cascella.

che racconto laugher stupendo

da Tontodonati

Un mitoooooooooooooooo

da OLIVERI_RAUS

@Germano: uno dei autori del ratto dell'Aquila scrive qui sul forum col nick "Presilaquilateatina"

da GermanodaCuneo

DESIDERO AGGIUNGERE QUALCOSA ALL'AH!...M'ARCORD DI MARIO TONTODONATI CHE E' STATO UNO DEI PIU' FORTI ATTACCANTI DEL PESCARA DEGLI ANNI '50. Nel campionato 1954-55 si verificò un fatto strano e mai successo prima che tenne col fiato sospeso i tifosi pescaresi, prima di un derby da giocare con i “cugini” teatini. Un giornalista RAI del Gazzettino dell’Abruzzo e Molise delle ore 12,10 (le due regioni erano ancora unite) comunicò questa notizia prima di tutte le altre: “Nella mattinata il giocatore Mario Tontodonati, capitano del Pescara è stato preso in ostaggio da un gruppo di persone tuttora sconosciute.” Lo stesso giornalista RAI alla fine del Gazzettino, nelle notizie sportive, diede altri particolari dell’accaduto: “ Il giocatore Mario Tontodonati rischia di non scendere in campo per disputare il derby col Chieti che si giocherà domenica prossima al campo Rampigna. Pare che sia stato sequestrato da alcuni sconosciuti, con una scusa, mentre usciva dalla sua tipografia in via Trento. Non ci sono altri particolari”. Era venerdì, quindi mancavano solo due giorni alla partita. La prima cosa che pensai e dissi fra me: “Domenica senza Mario Tontodonati non si vince!”. Andai a scuola e già tutti gli studenti parlavano di questo episodio. Chi sosteneva che era uno scherzo, chi diceva che non era vero niente. I tifosi pescaresi, saputo quanto accaduto, già dal mattino di sabato si erano riuniti, alcuni davanti al Bar Tempera, angolo corso Umberto I, altri davanti al Bar D’Alessandro (dove una volta c’era il cinema Excelsior), per discutere di questo grave fatto e pensare cosa e come fare per risolvere questa situazione non piacevole. Si brancolava nel buio. Il giorno dopo, sabato, il giornalista RAI del Gazzettino dell’Abruzzo e Molise comunicando le notizie alla radio, ipotizzò che il sequestro di Mario Tontodonati fosse stato opera di alcuni studenti universitari di Chieti. Nel pomeriggio, forse per una soffiata, ci fu la conferma che l’operazione sequestro era stata portata a termine da un gruppo di studenti di Chieti. Questi ignoti studenti fecero sapere con un volantino che avrebbero liberato l’ostaggio solo dopo la partita tra il Pescara ed il Chieti. Nel frattempo un gruppo di loro colleghi pescaresi, guidati da un loro famoso leader, (di cui non ricordo il nome), escogitarono una contromossa per la liberazione di Mario Tontodonati prima della partita. Nella tarda serata si recarono alla Villa Comunale di Chieti e, senza essere notati, s’impadronirono di una gabbia metallica contenente una grossa aquila reale, un vanto della città di Chieti, ed alla quale i cittadini ci tenevano tanto. Tornati a Pescara, con questo ambito trofeo, fecero sapere ai loro colleghi teatini le condizioni per la riconsegna della gabbia con annesso il rapace. Le condizioni erano: “ Rilasciate il nostro capitano Mario Tontodonati prima della partita e noi vi riconsegneremo la vostra gabbia con l’aquila”. Ci fu un incontro notturno fra le due tifoserie e dopo tante discussioni si venne ad un accordo che forzatamente accettarono entrambe. Lo scambio dei cosiddetti” ostaggi” doveva avvenire prima della partita e quando già le squadre erano schierate a centrocampo. Il Pescara era sceso in campo con solo dieci giocatori e prima del fischio d’inizio dell’arbitro si vide lo spuntare dagli spogliatoi del Rampigna le due delegazioni degli universitari formate da 4-5 persone ciascuno. In quella di Chieti s’intravedeva capitan Tontodonati, già in divisa da calciatore, e tra quella di Pescara si notava la gabbia con l’aquila agganciata ad un tubo di ferro portato a spalla da due studenti. A centrocampo avvenne lo scambio dei due ostaggi. Dopo lo scambio dei gagliardetti ed i saluti, con un lungo applauso del pubblico, l’aquila fu portata ai bordi del campo e la partita, tra biancazzurri e neroverdi poté avere inizio. Senza ombra di dubbio e per la prima volta un’aquila poté assistere ad una partita di calcio da bordo campo. La partita ebbe inizio con la benedizione (getto del sale dietro le porte) della “Garibaldi”, una anziana popolana sempre vestita di nero, tifosissima del Pescara, che vendeva il pesce al mercato di Porta Nuova col suo carrettino, sul quale metteva in bella mostra le cassette di pesce. Per la “Garibaldi” i giocatori del Pescara erano intoccabili e quando uno di loro veniva colpito, in modo scorretto, da un avversario si metteva ad inveire contro il povero malcapitato con insulti e spesse volte con parole irripetibili e salatissime. Il Pescara al termine della contesa, dopo un’accanita gara con rovesciamenti di fronte si aggiudicò l’intera posta vincendo per 1 a 0 proprio con un gol di capitan Tontodonati, “il sequestrato”.

da flixflavio

nella seconda foto sembra immobile...

da OLIVERI_RAUS

Tontodonati un vero mito per la storia del nostro Pescara.

da ItalianStyle

MITICO TONTODONATI UN VERO PANZER UNA FORZA DELLA NATURA....

da ItalianStyle

LEGGETE IL COMMENTO DI RossoBlu TIFOSO DEL GUBBIO: http:// gubbiofans.123guestbook.com/ DISTINTI MA NON TROPPO... hiss

da Cascella.

In una delle ultime interviste rilasciate da Giorgio Tosatti, raccontò quello che secondo lui fu il goal più bello che avesse mai visto. A realizzarlo fu Valentino Mazzola che, al Marassi contro il Genova, partì da centrocampo da solo in contropiede con i difensori avversari che a turno si aggrappavano per non farlo avanzare...e lui se ne liberava con la forza fisica e la tenacia facendo loro mangiare la polvere quando rotolavano a terra impotenti...Gli occhi di Tosatti divennero lucidi quando nella sua memoria rivide il pallone gonfiare la rete.

da Harken111

uno dei giocatori + forti mai passati da Pescara

da TATANKA

Concordo eyed

da warped

tontodonati è una leggenda

da Cascella.

perplex