Tra il bianco e l'azzurro

Insieme al Torino e al Bari, il Verona è la squadra che quest'anno ha vinto più volte fuori casa (6). La compagine di Mandorlini ha impresso al suo torneo un ritmo positivo vertiginoso che non conosce sconfitte dallo scorso 9 ottobre (1-3 dal Torino). I gialloblù, visti anche in Coppa Italia, hanno impressionato nonostante la sconfitta con la Lazio. E' l'avversario più temibile che potesse capitare al Pescara in questa fase della stagione. Secondo Zeman la partita con il Verona non è uno snodo importante della stagione. Per i tifosi credo invece lo sia, eccome! Il record assoluto stagionale di presenze all'Adriatico lo conferma. Basti pensare che alla rifinitura di domenica mattina erano presenti quasi 2500 spettatori! I tifosi sfideranno la serata gelida per non far mancare quel calore di cui Sansovini e soci hanno assoluto bisogno. Sarebbe un vero peccato non esserci col Verona visti i freschi ricordi legati soprattutto alla gara di andata degli ultimi play off. Dal Veneto scenderanno un paio di centinaia di tifosi, pochi per una formazione che conta quasi 11 mila abbonati.
Sarà una partita molto tattica. Il Verona non ha mai perso lontano dal Bentegodi e fa del pacchetto difensivo la sua arma in più (9 gol subiti). E' anche vero che l'attacco riesce a segnare con continuità. Però a Varese non è accaduto. Dunque la fase offensiva ospite può essere ridimensionata anche da Capuano e company che in casa non hanno sfigurato (11 gol presi in casa come il Verona). I gialloblù, dunque, dovranno essere scardinati. Infatti la difesa di Mandorlini gioca sempre molto bassa. Lo dimostra un dato che a Zeman non sarà sfuggito: il Verona ha mandato in fuorigioco gli avversari solo 18 volte in 21 partite! (Pescara invece ben 100 volte!) Questo significa che un attacco come quello del Pescara, il migliore in assoluto, dovrà costringere i veneti a concedere spazi. Correndo meno rischi e giocando molto vicino all'area di rigore saranno determinanti i raddoppi negli inserimenti e le verticalizzazioni soprattutto addosso ai due centrali difensivi. Questa è la chiave. Verratti e gli altri centrocampisti biancazzurri dovranno limitare al massimo il fraseggio laterale insistito nella ¾ pescarese dove gli avversari sono maestri nel recupero palla e successiva conclusione veloce.
Dunque, sembra proprio una partita a scacchi dove vincerà chi avrà più pazienza e soprattutto corsa!

Il Delfino innamorato